Atelier of Witch Hat conquista gli Harvey Awards 2025

Harvey Awards 2025
Un magico talento

Le streghe di Atelier of Witch Hat tornano a fare magie sul palco dei Harvey Awards 2025, in cui la serie di Kamome Shirahama si è aggiudicata per la seconda volta il premio come Miglior Manga dell’anno. L’annuncio è arrivato durante il New York Comic Con, nel corso della cerimonia che ogni anno celebra il meglio del fumetto e dell’arte sequenziale.

Non è la prima volta che il manga ottiene questo riconoscimento, visto che Atelier of Witch Hat aveva già vinto nel 2020, quando stregò giuria e lettori con la sua atmosfera da fiaba e il suo mondo di incantesimi eleganti, in cui la magia è una forma d’arte e di conoscenza.

Quest’anno, Shirahama ha battuto una concorrenza di tutto rispetto:

Tra i candidati per la categoria Digital Book of the Year degli Harvey Awards 2025 c’erano anche alcune produzioni targate WEBTOON, come The Mafia Nanny, Morgana and Oz e Castle Swimmer, insieme a Resenter di Gigi Murakami. A spuntarla, però, è stata Sarah’s Scribbles di Sarah Anderson, la striscia di fumetti che racconta con ironia e cinismo la vita adulta, con tanto di ansia e gatti inclusi.

Una storia di premi

La categoria “Best Manga” è stata introdotta solo nel 2018, ma in pochi anni ha premiato titoli ormai iconici:

A differenza di altri riconoscimenti come gli Eisner Awards, gli Harvey Awards si distinguono perché sono i professionisti del fumetto a nominare e scegliere i vincitori. Prima della nascita di questa categoria, i manga venivano inseriti in un più generico “Best American Edition of Foreign Material”, in cui competevano con fumetti provenienti da ogni parte del mondo.

L’ultimo manga a vincerla fu Attack on Titan, di Hajime Isayama, nel 2014. Negli anni successivi comparvero anche One-Punch Man e Showa: A History of Japan (1953–1989) tra i nominati, ma senza portarsi a casa la statuetta. Oggi, dunque, quella categoria non esiste più e la magia (o la follia) giapponese ha un premio tutto suo.

Appassionata di scrittura ed innamorata della cultura giapponese, trovo ispirazione sia nei racconti in cui mi immergo sia nei videogiochi che esploro. Attraverso manga, anime e la ricca tradizione artistica del Giappone, coltivo la mia creatività e la mia curiosità per mondi nuovi e avvincenti.

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