Dal 2026 l’anime di One Piece rallenta il ritmo, dicendo addio alle maratone settimanali per una maggiore qualità
I Pirati Roger a God Valley in un’immagine tratta dall’anime di One Piece – © Eiichiro Oda / Toei Animation / Shueisha
Toei Animation ha deciso di cambiare rotta
Dopo oltre venticinque anni di programmazione quasi ininterrotta, l’anime di One Piece ridurrà drasticamente la sua produzione annuale: a partire da aprile 2026 usciranno solo 26 episodi all’anno, cioè la metà di quanto i fan sono abituati a vedere. Prima, però, la serie si prenderà una pausa di tre mesi (da gennaio a marzo 2026) per riorganizzare il lavoro e ripartire con un nuovo ciclo narrativo, l’arco di Elbaf.
Durante la live One Piece News, il produttore Ryūta Koike e Toei Animation hanno spiegato che la scelta nasce dal desiderio di “dare più spazio al ritmo, al contenuto e al respiro narrativo del manga”, senza rinunciare agli elementi che rendono l’anime unico. In altre parole, ci saranno meno episodi, ma saranno più curati.
Una decisione storica, se si considera che dal suo debutto nel 1999 l’anime non si è praticamente mai fermato, salvo rare eccezioni, e che negli ultimi anni aveva iniziato ad avanzare al passo lentissimo di un capitolo del manga per episodio. Con un ritmo del genere, mantenere tensione e qualità stava diventando sempre più difficile.
Dalla pausa di Egghead al nuovo inizio su Elbaf
L’attuale arco di Egghead, iniziato nel gennaio 2024, aveva già mostrato i primi segnali di questo cambio di rotta. A ottobre, infatti, Toei aveva annunciato una pausa “per ricaricare le energie”, con il ritorno promesso per aprile 2025. La Parte 2 di Egghead è poi tornata in onda con l’episodio 1123 su Fuji TV, accompagnata da un riassunto della prima parte e da un nuovo orario serale.
Nel frattempo, al posto della serie principale, Toei ha mandato in onda One Piece Log:l’isola degli Uomini-Pesce, una versione condensata in 21 episodi della saga, con scene rifatte e animazioni migliorate.
Il nuovo corso di One Piece per il 2026 segna, dunque, una svolta importante per Toei Animation, che sembra voler privilegiare una produzione più simile a quella degli anime stagionali, con due cours all’anno invece della trasmissione continua. Una scelta che, se da un lato spezza una tradizione lunghissima, dall’altro promette episodi più dinamici, meglio animati e più fedeli alla visione originale di Eiichiro Oda.
Appassionata di scrittura ed innamorata della cultura giapponese, trovo ispirazione sia nei racconti in cui mi immergo sia nei videogiochi che esploro. Attraverso manga, anime e la ricca tradizione artistica del Giappone, coltivo la mia creatività e la mia curiosità per mondi nuovi e avvincenti.




