Dwayne Johnson sorprende in The Smashing Machine, il biopic UFC firmato da Benny Safdie

The Smashing Machine
Le lotte, il sudore, la vittoria

Dimentichiamoci il suo solito outfit ed il celebre sopracciglio inarcato, The Smashing Machine potrebbe essere il film che segna una svolta nella carriera di Dwayne Johnson. L’attore, noto per ruoli d’azione, si mette ora alla prova in un’interpretazione più intensa e drammatica, diretta da Benny Safdie, uno dei due fratelli dietro il successo di Diamanti Grezzi e Good Time.

Il film racconta la storia vera di Mark Kerr, leggenda della UFC (Ultimate Fighting Championship), e segna il ritorno del cinema sportivo più viscerale e crudo. La pellicola, prodotta da A24, si preannuncia come un ritratto ruvido e potente, lontano anni luce dai blockbuster in cui spesso abbiamo visto “The Rock”.

Il trailer, appena diffuso online, ha subito attirato l’attenzione per l’atmosfera cupa e l’approccio realistico. Alcuni spettatori hanno già paragonato l’interpretazione di Johnson a quella di De Niro in Toro scatenato, un paragone ardito, ma che suggerisce la portata dell’ambizione di questo progetto.

Il cast include anche Emily Blunt, già al fianco di Johnson in Jungle Cruise, ma qui in un contesto decisamente diverso. The Smashing Machine, infatti, non ha nulla della commedia d’avventura Disney e punta piuttosto ai premi. Con un’uscita prevista nei cinema statunitensi all’inizio di ottobre, difatti, il film entra di fatto nella stagione degli Oscar e si candida come possibile rivelazione.

Intanto, anche Josh Safdie, l’altro fratello, ha in programma un film solista, Marty Supreme, con protagonista Timothée Chalamet. Dopo sei anni dal loro ultimo progetto condiviso, i Safdie tornano, dunque, separatamente, ma con lo stesso spirito audace e visionario.

Intanto, Johnson è entrato anche nel radar di Martin Scorsese, che lo avrebbe ingaggiato per il suo prossimo film.

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Appassionata di scrittura ed innamorata della cultura giapponese, trovo ispirazione sia nei racconti in cui mi immergo sia nei videogiochi che esploro. Attraverso manga, anime e la ricca tradizione artistica del Giappone, coltivo la mia creatività e la mia curiosità per mondi nuovi e avvincenti.

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