Il burattino diventa un robot in Pino, di Takashi Murakami
Pinocchio, ma in versione sci-fi
Takashi Murakami, l’autore che ci ha già fatto piangere fiumi di lacrime con Il cane che guarda le stelle, torna a Lucca Comics & Games con Pino, una storia che si ripropone di colpirci dritti al cuore (di carne o di silicio che sia).
Dimenticatevi il legno e la falegnameria di Geppetto, nel Pinocchio di Murakami, il protagonista è un robot di ultima generazione, assistente di una scienziata che lavora in un centro di ricerca in cui si sperimenta sugli animali. Almeno finché, il Giappone non bandisce gli esperimenti di questo tipo … e lì cominciano i guai.
Il povero Pino viene distrutto, ma la sua storia non finisce e anni dopo, un modello più recente viene assegnato a un’anziana signora, convinta che quel robot sia in realtà il figlio morto in un incidente stradale. Due epoche, due Pino, e una sola domanda che aleggia su tutto: cosa significa davvero essere umani?
Non sognano più di diventare “bambini veri”
Murakami non si limita a riscrivere la fiaba, ma la ribalta completamente. I suoi Pino non vogliono diventare umani nel senso tradizionale, ma desiderano qualcosa di più complesso: capire, provare empatia, avere un “cuore” nel senso più profondo del termine. Una riflessione tenera e malinconica su identità, tecnologia e affetto, in perfetto stile Murakami: dolce, crudele e capace di far pensare anche mentre ti commuove.
PINO farà il suo debutto ufficiale a Lucca Comics & Games 2025 accompagnato da Murakami in persona con J-POP. L’operà arriverà poi in tutte le librerie e fumetterie italiane nel corso di novembre. Per chi ama le edizioni speciali, a Lucca sarà disponibile anche una Variant Limited Edition del volume.
Appassionata di scrittura ed innamorata della cultura giapponese, trovo ispirazione sia nei racconti in cui mi immergo sia nei videogiochi che esploro. Attraverso manga, anime e la ricca tradizione artistica del Giappone, coltivo la mia creatività e la mia curiosità per mondi nuovi e avvincenti.




