Presentato al Summer Game Fest 2025 Last Flag, uno sparatutto competitivo con atmosfera anni ’70

Un’arena ispirata agli show televisivi del passato
Tra i titoli inediti mostrati al Summer Game Fest 2025, Last Flag ha attirato l’attenzione per l’estetica retrò e l’approccio originale al genere competitivo. Il gioco, sviluppato dallo studio indipendente americano Night Street Games, è attualmente in fase di sviluppo e punta a un lancio su PC, tramite Steam, nel 2026. Le versioni console sono in preparazione, anche se al momento non sono state comunicate date o piattaforme precise.
Ambientato in una versione alternativa degli anni ’70, Last Flag si svolge all’interno di un’arena che ricalca l’estetica dei giochi a premi dell’epoca, con tanto di presentatore enigmatico, Victor Fex, a osservare lo svolgimento degli scontri. Il gameplay ruota attorno a partite 5 contro 5 in cui ogni squadra deve nascondere la propria bandiera, scoprire quella avversaria e cercare di conquistarla. La vittoria si ottiene portando la bandiera nemica alla propria base e difendendola per almeno un minuto.
Ogni match dura circa 20 minuti ed è pensato per offrire ritmo elevato, azione continua e svolte imprevedibili fino all’ultimo secondo. Le mappe includono torri radar, nascondigli e percorsi alternativi che premiano l’esplorazione e la coordinazione tra i membri del team. L’alternanza tra fasi offensive e difensive, insieme all’importanza della strategia nel posizionare la bandiera, introduce elementi che vanno oltre la semplice abilità di mira.
Mac Reynolds, oggi CEO dello studio, ha spiegato che l’idea alla base del gioco nasce da esperienze infantili vissute insieme al fratello Dan: partite notturne a “cattura la bandiera” nei boschi, con torce e tanta immaginazione. Il progetto vuole riproporre quella stessa sensazione di tensione, improvvisazione e gioco collettivo, ma trasportata in un contesto videoludico competitivo.
Appassionata di scrittura ed innamorata della cultura giapponese, trovo ispirazione sia nei racconti in cui mi immergo sia nei videogiochi che esploro. Attraverso manga, anime e la ricca tradizione artistica del Giappone, coltivo la mia creatività e la mia curiosità per mondi nuovi e avvincenti.