The Last Blossom, l’anime originale di Kinoshita e Konomoto, sarà presentato in anteprima autunnale

Un dramma poetico, che si inoltra nelle memorie di un uomo alla sua ultima fioritura
The Last Blossom (Hōsenka), nuovo film anime originale, si prepara a debuttare nei cinema giapponesi nell’autunno del 2025. Il progetto originale nasce dalla collaborazione tra il regista Baku Kinoshita e lo sceneggiatore Kazuya Konomoto, già noti per l’acclamata serie ODDTAXI. La distribuzione della pellicola è, invece, curata da Pony Canyon, che ne ha da poco diffuso un teaser trailer.
La trama di The Last Blossom racconta la vita di un ex yakuza ormai anziano, rinchiuso in carcere e prossimo alla fine dei suoi giorni. Il punto di vista narrativo, tuttavia, sarà sorprendente: a raccontare la sua storia sarà infatti un fiore parlante di hōsenka, una varietà di balsamina.
La vicenda si snoderà su due piani temporali, l’autunno del 2023, con Akutsu ormai detenuto e solo, e l’estate del 1986, quando l’uomo viveva insieme a Nana e al giovane Kensuke in un appartamento modesto, circondato da un giardino colmo proprio di hōsenka. Tra riflessioni, memorie e redenzione, il film propone il ritratto malinconico e poetico di una “ultima fioritura” che arriva troppo tardi.
A dare voce ai protagonisti saranno Kaoru Kobayashi (per Akutsu anziano) e Junki Tozuka (Akutsu da giovane). Il personaggio di Nana verrà, invece, interpretato da Hikari Mitsushima e Yoshiko Miyazaki, in due fasi diverse della sua vita. Inoltre, Pierre Taki presterà la voce al fiore parlante, che accompagna lo spettatore nel viaggio attraverso i ricordi.
Le musiche del film sono affidate alla band giapponese cero, mentre la produzione animata è a cura dello studio CLAP (Pompo: The Cinéphile, The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes). Gli artwork concettuali sono firmati da Michinoku Toge.
The Last Blossom sarà anche tra i film in concorso nella sezione Feature Film del prestigioso Festival Internazionale del Film d’Animazione di Annecy, in programma dall’8 al 14 giugno 2025. Lo scorso anno, il progetto era stato presentato come work in progress sempre all’interno dello stesso festival, suscitando già allora grande curiosità.
Tra malinconia e delicatezza, l’opera affronta con sensibilità il rimpianto e la memoria, attraverso una narrazione che unisce dramma umano e poesia visiva.
Appassionata di scrittura ed innamorata della cultura giapponese, trovo ispirazione sia nei racconti in cui mi immergo sia nei videogiochi che esploro. Attraverso manga, anime e la ricca tradizione artistica del Giappone, coltivo la mia creatività e la mia curiosità per mondi nuovi e avvincenti.