Una versione di Star Wars che George Lucas aveva vietato sarà proiettata per la prima volta dopo 47 anni

Star Wars 1977
Il film del 1977 verrà riproposto in una proiezione inedita

Chi non conosce Star Wars? E se vi dicessi di parlarmi del primissimo film della saga, probabilmente molti di voi mi parlerebbero del film del 1977 (ora ribattezzato Star Wars: Episodio IV – Una Nuova Speranza). Ma quello che probabilmente molti non sanno è che quella del 1977 è solo la prima di tante versioni modificate di Star Wars ampiamente distribuite sin dalla prima uscita cinematografica. È infatti noto che lo sceneggiatore e regista George Lucas abbia continuato ad apportare modifiche e cambiamenti alla sua creazione attraverso le iterazioni delle “Edizioni Speciali”. Molte di queste modifiche sono piuttosto impercettibili, mentre altre sono più evidenti e, a detta di molti fan, distraenti e persino imbarazzanti. L’esempio più famoso – la famigerata scena di Han Solo e Jabba the Hutt – rimane una delle più discusse, anche dopo che si è cercato di migliorarla.

Recuperare la primissima versione di Star Wars era pressoché impossibile, ma ora c’è una nuova speranza. 

Dove recuperare il film

Il Film Festival del British Film Institute di giugno si aprirà con la proiezione di una delle poche copie in Technicolor rimaste, prodotte per la primissima messa in onda di Star Wars. Sarà la prima volta che la copia originale viene proiettata al pubblico dal dicembre 1978. Questo perché le modifiche apportate da Lucas alla copia sono iniziate con la primissima riedizione cinematografica del film nel 1981. Da allora, lo studio ha consentito la proiezione solo di diverse edizioni speciali. Il BFI ha dovuto negoziare con Disney e Lucasfilm i diritti per una proiezione consecutiva nella serata di apertura del festival. Questa copia del BFI in particolare è stata conservata per quattro decenni a una temperatura di -10 °C per preservarne la qualità, quindi dovrebbe apparire ben conservata.

Lucas, nel corso degli anni, è stato piuttosto fermo nel non proiettare l’originale e, quando nel 2004 l’Associated Press gli chiese perché non distribuisse semplicemente la versione originale insieme alle edizioni speciali, rispose così:

L’edizione speciale, è quella che volevo.  Non spenderò tempo e denaro per restaurarlo, perché per me, non esiste più. E mi dispiace che abbiate visto un film incompleto e ve ne siate innamorati. Ma voglio che sia come voglio io. Sono io che devo assumermene la responsabilità. Sono io che devo avere tutti che mi tirano i sassi addosso in continuazione, così almeno se mi tirano i sassi addosso, me li tirano per qualcosa che amo piuttosto che per qualcosa che penso non sia molto buono, o almeno per qualcosa che penso non sia finito”.

 

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