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Anime in Pillole

Animali giapponesi dove trovarli: in quali manga ed anime compaiono amici a quattro zampe?

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Scopriamo assieme le opere più iconiche

Spesso e volentieri nei manga ed anime giapponesi gli animali vanno ben oltre il loro ruolo di semplici creature. Simboli, alleati e, in molti casi, veri e propri protagonisti, questi affascinanti compagni a quattro zampe non solo donano colore ai mondi narrativi, ma trasmettono anche messaggi che vanno oltre alle parole.

Nel corso degli anni, infatti, diverse opere iconiche hanno introdotto diverse creature come elementi cruciali della trama, contribuendo a creare storie indimenticabili e ricche di sfumature.

In questo articolo, esploreremo diverse opere in cui gli animali giapponesi occupano un ruolo di primo piano, aggiungendo una dimensione unica alle narrazioni e catturando l’immaginazione degli spettatori e dei lettori.

Ognuno di questi animali non è solo un personaggio, ma un veicolo attraverso cui emergono temi come la natura, la spiritualità, la connessione umana e l’esplorazione del mondo.

Immergiamoci, dunque, in quei mondi straordinari in cui gli animali non sono semplici comparse, ma si ergono a simboli viventi di emozioni, saggezza e avventure straordinarie.

La ricompensa del gatto (Neko no Ongaeshi)

Nel magico mondo de La Ricompensa del Gatto (in orig. Neko no Ongaeshi) il regista Hiroyuki Morita ci trasporta in un’avventura unica, in cui i gatti sono i protagonisti indiscussi.  Il film, prodotto dallo Studio Ghibli, offre uno sguardo incantevole nel regno segreto dei felini, introducendo una trama che mescola abilmente la fantasia con la realtà.

Il cuore della storia è il rapporto tra Haru, la giovane protagonista, ed un gatto di strada, da lei salvato dall’investimento. In un gesto di gratitudine il felino, che si rivela essere il Principe del Regno dei Gatti, decide di ringraziarla con una serie di offerte magiche. Tra di essi il dono dell’eloquenza e l’offerta di diventare la sposa di uno dei gatti reali.

La ricompensa del gatto (Neko no Ongaeshi)

La trama, però, si complica quando Haru si ritrova coinvolta in intrighi di palazzo e misteri magici legati al Regno. Accanto a lei, ci sono alcuni personaggi davvero ammalianti, ognuno con una personalità unica: il Principe Lune, misterioso e affascinante, e il Gatto Baron, un elegante gatto di pezza, che diventa il mentore di Haru nel suo viaggio.

Con una combinazione di animazione magistrale, dialoghi incantevoli e un’atmosfera fiabesca, La ricompensa del gatto si distingue come un capolavoro che celebra l’amore per i gatti e il potere straordinario che possono avere nella vita delle persone. Una storia che cattura il cuore degli spettatori, trasportandoli in un mondo in cui la gratitudine di un gatto può portare a un’avventura senza tempo.

Lo avete già visto? Lo potete trovare su Netflix!

Wolf’s Rain (Urufuzu Rein)

Dentro l’intrigante universo di Wolf’s Rain, i lupi assumono una dimensione magica, abbracciando il concetto di assumere forma umana per svolgere un ruolo cruciale nella trama. Questo capolavoro anime, sviluppato dallo Studio Bones, trasporta gli spettatori in una realtà avvolta nel mistero e nella simbologia, in cui i lupi diventano figure centrali di un’epica ricerca del significato della vita.

Storie complesse, un incredibile bagaglio di emozioni e sfide uniche fanno da sfondo a questo incredibile anime. Un’esperienza profonda, che esplora la complessità della vita, della morte e della ricerca eterna del significato.

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Al centro di quest’avvincente narrativa c’è Kiba, un giovane lupo con un desiderio ardente di trovare il leggendario paradiso, il rifugio mitico per la sua specie minacciata. La sua missione diventa un viaggio non solo geografico, ma anche un percorso di auto-scoperta e di connessione più profonda con la natura.

Al suo fianco Hige, con il suo spirito libero e una punta di sarcasmo, Tsume, con la sua corazza di indifferenza, e Toboe, il più giovane e vulnerabile del gruppo. Insieme, formano un gruppo affiatato di protagonisti con dinamiche complesse, che si sviluppano e si trasformano nel corso della storia.

Attraverso uno stile artistico distintivo, caratterizzato da ambientazioni suggestive e animazioni dettagliate, Wolf’s Rain trascina gli spettatori in un mondo in cui la natura e l’umanità convergono in una danza poetica. La colonna sonora avvincente completa l’esperienza, catturando le emozioni dei personaggi e amplificando l’atmosfera misteriosa e malinconica della storia.

Attualmente l’anime non è presente su nessun servizio di streaming, ma i dvd sono trovabili su Amazon.

Inuyasha

In questo classico manga degli anni ’90, scritto da Rumiko Takahashi, un simpatico personaggio cattura indubbiamente l’attenzione e il cuore degli spettatori. Si tratta di Shippo, un adorabile cucciolo di kitsune (spirito volpe del folklore giapponese).

La sua presenza, caratterizzata da orecchie lunghe, una coda folta ed un carattere brioso, aggiunge un tocco di magia e allegria alla trama. Il suo spirito gioviale, infatti, dona leggerezza ad una storia altrimenti carica di azione e dramma. La sua natura mitologica si manifesta attraverso abilità magiche, come la capacità di creare illusioni e trucchi.

Questi poteri aggiungono un elemento giocoso e spesso comico alle situazioni. Il cucciolo, però, dimostra spesso di possedere anche un lato più serio e coraggioso quando la situazione lo richiede.

Inuyasha

Shippo diventa presto un compagno fedele per i protagonisti. La sua relazione con Inuyasha, in particolare, evidenzia una dinamica affettuosa, in cui il piccolo trova un mentore e una figura quasi paterna. Nonostante le avversità che affronta nel corso della storia, Shippo rimane un raggio di sole costante lungo la narrazione.

Inoltre, in questo anime emerge un altro animale affascinante: Kirara, il demone gatto. Fedele compagna di Sango, la cacciatrice di demoni, si dimostra spesso essenziale nelle battaglie.

La sua capacità di trasformarsi da una gattina adorabile in una creatura potente sottolinea il tema della dualità. Tra l’altro il demone gatto non è solo un alleato in battaglia, ma anche un simbolo di lealtà e amicizia. Kirara è, infatti, pronta a sacrificarsi per proteggere i suoi compagni.

Il manga, edito in Italia dalla Star Comics, è trovabile sia sullo shop online della casa editrice sia su Amazon. L’anime, invece, attualmente è trovabile su Prime Video.

Ponyo sulla scogliera (Gake no ue no Ponyo)

In questo classico dello Studio Ghibli uno dei personaggi più incantevoli è sicuramente la coprotagonista, Ponyo. La sua natura, per metà di pesce rosso e metà di essere umano, apparentemente semplice, cela un simbolismo e una magia che permeano ogni aspetto della storia.

Figlia di Fujimoto, un mago/scienziato che ha rinnegato la sua essenza umana, e di Granmamare, divinità identificata, nel corso della storia, come Dea della Misericordia, la pesciolina si dimostra fin da subito una piccola ribelle. Incapace di accettare di passare la propria esistenza all’ombra del genitore, la piccola scappa di casa, pronta a scoprire il mondo al di fuori della bolla creata per lei dal padre.

Oltre ad incarnare un a connessione con la magia, come rappresentante dei pesci rossi, assume una connotazione simbolica particolare nella cultura giapponese. Queste creature sono spesso associate a un legame con il mondo spirituale. 

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La relazione tra Poyo e Sōsuke è un punto focale dell’anime. Nonostante Poyo sia un pesciolino rosso e Sōsuke sia un umano, la loro connessione è intima e affettuosa. Fin dal loro primo incontro, i due se la intendono alla perfezione ed instaurano un legame profondo, come solo i bambini possono fare.

La relazione tra i due non è solo un’amicizia, ma riflette anche temi più ampi di accettazione e amore incondizionato. La forza dei loro sentimenti viaggia attraverso tutta la trama, superando gli ostacoli posti dal padre di lei, convinto che gli umani non siano degni d’amore, e dalla sua natura.

Se non avete ancora assaporato questo piccolo gioiellino dello Studio Ghibli, potete trovarlo su Netflix.

Princess Mononoke (Mononoke-hime)

Altro capolavoro di Miyazaki, questo titolo è un emozionante viaggio nel cuore della natura, intrecciato con una narrazione che esplora la connessione tra l’umanità ed il mondo naturale. Il film trasporta gli spettatori in un mondo fantastico, in cui gli spiriti della foresta coesistono con gli esseri umani.

La storia, incentrata su Ashitaka, il giovane principe di un villaggio di Emishi, si dipana lungo lo svolgersi di un conflitto tra la foresta e la progressiva industrializzazione, rappresentata dalla Città del Ferro (Tataraba). Tutto ha inizio quando uno spirito-cinghiale gigante attacca il paese ed Ashitaka, per proteggere la propria gente, si trova costretto ad ucciderlo.

Nello scontro, però, viene ferito al braccio, venendo, così, infettato da un maleficio, lo stesso che aveva fatto impazzire lo spirito. Il cinghiale gigante diventa, quindi, il catalizzatore di una maledizione che spingerà Ashitaka in un viaggio di scoperta e comprensione.

Il protagonista, infatti, segnato dalla dannazione, si imbarca in un cammino estremamente pericoloso, per scoprire una soluzione pacifica al conflitto che sta oscurando i cieli del suo paese. Lungo il percorso incontra la principessa Mononoke, un’umana allevata dagli spiriti della foresta, che incarna il conflitto tra umanità e natura.

In compagnia dell’affascinante guerriera, il ragazzo si troverà ad affrontare scelte complesse, che lo porteranno a scoprire tutte le sfaccettature del proprio animo.

In quest’opera Miyazaki utilizza il simbolismo del cinghiale per sottolineare l’importanza di trovare un equilibrio armonioso tra l’umanità e la natura. La figura maestosa della creatura selvatica suggerisce che la chiave per la pace risiede nella comprensione reciproca e nel rispetto per il mondo che ci circonda.

Il cinghiale, nel contesto di questo film, rappresenta, infatti, la connessione tra gli spiriti della foresta ed il mondo degli uomini. La sua figura imponente simboleggia la forza della natura e la sua incontenibile vitalità. La maledizione che lo fa impazzire, invece, evidenzia la collisione tra la volontà umana di dominare l’ambiente e la reazione furiosa degli spiriti che cercano di proteggerlo.

La creatura, dunque, che nella mitologia giapponese è spesso associata a divinità e creature sovrannaturali, diventa un ponte tra il mondo spirituale e quello umano. La sua figura incanala la rabbia della natura verso la distruzione causata dall’uomo.

Princess Mononoke si erge come un’opera intrisa di profonde riflessioni sulla nostra relazione con la natura. Il cinghiale, con la sua presenza imponente e il suo significato spirituale, diventa, quindi, un veicolo per esplorare il conflitto tra progresso e preservazione.

Questo incredibile capolavoro dello Studio Ghibli è disponibile su Netflix.

Naruto

Il manga, scritto e disegnato da Masashi Kishimoto, è uscito nel 1999, affascinando milioni di lettori. In questa incredibile opera, che mostra una realtà in conflitto, non mancano i numerosi simbolismi. Uno dei più significativi è la presenza delle rane, che va oltre il ruolo di semplice invocazione, introducendo metafore collegate al personaggio di Jiraiya, detto l’Eremita delle Rane.

I batraci, profondamente radicati nella mitologia giapponese, sono associate al mondo divino ed alle leggende. Questo collegamento mitologico amplifica il significato culturale della rana nella storia, aggiungendo un elemento di tradizione e storia al personaggio del mentore di Naruto.

Nel suo contesto, dunque, la rana simboleggia la saggezza e la profondità della conoscenza del maestro. La sua invocazione della rana rappresenta la sua connessione con un sapere antico, diventando il simbolo della guida illuminata di Jiraiya nel plasmare il percorso di crescita di Naruto.

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Inoltre, il legame tra Jiraiya e le rane diventa una rappresentazione tangibile della connessione con la natura e l’ambiente circostante. L’invocazione non è solo un mezzo per il combattimento ed un alleato, ma anche una dimostrazione della simbiosi tra il ninja ed il suo ambiente, enfatizzando il rispetto per l’ambiente e la capacità di adattarsi alle circostanze.

Jiraiya e le rane, con il loro profondo legame, trasmettono un senso di forza, protezione, saggezza, connessione con la natura e le radici culturali. Come certamente saprete, però, la saga di Naruto è colma di figure animali dense di significato. Dall’iconica volpe a nove code, protagonista indiscussa della storia e del folklore asiatico, ai cani ninja del clan Inuzuka fino al demone tasso rinchiuso dentro Gaara.

Non avete mai letto Naruto? In Italia è edito dalla Panini Comics e ne potete acquistare i volumi sul sito della casa editrice e su Amazon.

The Monkey – Le grandi avventure di Goku (Gokū no Daibōken)

Questo anime giapponese del 1967, prodotto da Osamu Tezuka con la Mushi Production è arrivato in Italia negli anni ottanta. La trama, una parodia comica del romanzo cinese Il viaggio in Occidente (Xiyou ji), segue Goku, una scimmietta nata da una pietra, e il monaco Sanso nel loro viaggio per recuperare testi sacri in India.

Tezuka, ispirato dalla storia originale, trasforma il protagonista in una figura contemporanea, un bimbetto dispettoso, isterico ed egoista. Inizialmente capo di una banda di scimmie-banditi, Goku si trova ad accompagnare Sanso nel suo percorso. Al loro fianco arriveranno anche Tatsuko, una fatina dai capelli rosa, Hakkai, uno spirito suino, e Sagoyo, un demone di palude.

Goku, inizialmente ribelle, diventa un difensore della giustizia nel corso della storia, offrendo una satira contemporanea della narrativa classica cinese.

Nonostante fosse destinato ai bambini, l’anime affrontò critiche per il linguaggio considerato troppo volgare, portando al ritiro dalle emittenti TV. In Italia, la serie fu distribuita in DVD da Yamato Video dal settembre 2008 al marzo 2009, con il titolo, appunto, The Monkey – Le grandi avventure di Goku.

Nel folklore giapponese, la figura della scimmia è spesso associata a simbolismi e miti culturali. Raffigurata come un essere intelligente e giocoso, ma anche astuto e talvolta misterioso, occupa un ruolo significativo in diverse storie. Una delle rappresentazioni più famose è quella di Saru Kani Gassen, una fiaba, citata anche ne Il mio vicino Totoro, in cui una scimmia si prende gioco di un granchio, spingendolo a scambiare un onigiri con un seme di kaki.

Inoltre, le scimmie incarnano un enigma simbolico attraverso antiche credenze. Il Saru no Kokuin, un sigillo protettivo con l’effigie di una scimmia,  introduce la magia tra le proprietà dei primati. Capace di allontanare le forze oscure, esso è considerato un talismano custode di bene.

Le leggende regionali svelano, invece, il Sarugami, una divinità-scimmia. Protettrice locale, questa figura è connessa alle comunità ed è simbolo di sicurezza e benedizione. Nel buddhismo esoterico, Shōmen Kongō, con la testa di scimmia, offre insegnamenti mistici attraverso un’iconografia unica.

Se siete curiosi, potete recuperare questo classico del maestro sul canale Anime Generation, di Prime Video, oppure potete acquistare la serie su Amazon.

La forma della voce (Koe no katachi)

Questo film di Naoko Yamada è un’opera cinematografica che va oltre la trama, immergendosi in simbolismi visivi, tra cui la presenza significativa delle carpe koi. Questi affascinanti pesci non sono solo elementi decorativi, ma portano con sé profondi significati nel contesto dell’anime e del folklore giapponese.

Le carpe koi, nuotando con eleganza nei laghetti della storia, sono, infatti, veicoli di simbolismo positivo. Nelle credenze nipponiche, data la loro natura che le spinge a nuotare controcorrente per raggiungere luoghi sicuri per deporre le uova, sono spesso associate a virtù come la determinazione, la forza e la perseveranza.

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Simbolo della volontà di superare le avversità, nella pellicola in questione riflettono i percorsi tortuosi dei protagonisti. Shoya Ishida, il protagonista, ad esempio nel suo desiderio di trovare redenzione, deve affrontare le conseguenze delle proprie azioni passate. Per lui, dunque, le carpe koi diventano un simbolo della sua lotta per superare le difficoltà e recuperare la propria pace interiore.

La connessione tra le carpe koi e la protagonista femminile, Shoko Nishimiya, è altrettanto significativa. Spesso associata alla forza femminile, nel caso di Shoko simboleggia la sua resilienza di fronte alle sfide legate alla sua disabilità uditiva. La determinazione della ragazza, come quella della carpa, è un inno alla potenza interiore.

Non vi siete ancora lasciati incantare da questa pellicola? Purtroppo non è disponibile in streaming, ma è possibile acquistarla su Amazon!

Che ne pensate di questo piccolo viaggio tra le comparse animali nei manga ed anime giapponesi?

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