MARVEL’S SPIDER-MAN 2: La Recensione
Siamo tornati a volteggiare tra i grattacieli di una New York mai vista prima d’ora nelle vesti di non uno, ma ben due Spider-Man. Con questo nuovo capitolo Insomniac Games raggiunge un nuovo livello di qualità, ma sarà davvero un capolavoro? Scopriamolo insieme in questa recensione di Marvel’s Spider-Man 2.
Dopo il primo capitolo uscito nel 2018 su console di vecchia generazione e dopo lo spin-off dedicato a Miles Morales uscito nel 2020, Insomniac Games ci regala quello che è senza ombra di dubbio il miglior videogioco sul famoso personaggio Marvel ad oggi. Si può discutere molto, e lo faremo, sul comparto videoludico, sulla trama e sulla mole di novità introdotte in questo nuovo capitolo, ma su una cosa dobbiamo esser tutti d’accordo: ad oggi non esiste nulla di più bello per i fan dell’Uomo Ragno. Da grandi poteri derivano anche grandi responsabilità e grandi aspettative. La Software house, mamma di Spyro, risponde così: con un’esclusiva per Playstation 5 che lascia pochissimo spazio alle critiche.
Trama
Partiamo subito con una premessa. Se non avete giocato il capitolo Marvel’s Spider-Man del 2018 compresi i suoi DLC e il capitolo dedicato a Miles Morales, vi consigliamo caldamente di recuperarli prima di addentrarvi in questa nuova avventura. Inoltre, vi consigliamo di non continuare con la lettura di questo paragrafo dedicato alla trama se non volete incorrere in qualche spoiler.
Se invece fate parte di coloro che hanno giocato i capitoli precedenti ma che sentono di avere qualche vuoto di memoria, non disperate! All’inizio dell’avventura potrete godere di un ottimo recap così da cominciare la storia con le idee ben chiare. Il riassunto rimarrà poi fruibile in ogni momento dal menù principale.
New York, New York
Sono passati 2 anni dalle vicende trascorse dal giovane Miles Morales, e i due Spider-Man si trovano subito ad affrontare un nemico storico dell’Uomo Ragno. Un inizio adrenalinico, quindi, che però andrà a scemare per le ore successive facendoci vivere sprazzi di vita da eroi vestendo i panni di entrambi gli Spider-Man. Una novità di questo capitolo è infatti la possibilità di giocare sia come Peter che come Miles. I due affronteranno missioni introduttive per incontrarsi e darsi il cambio nel corso della storia. Il lavoro fatto dagli scrittori della sceneggiatura è buono, introducendoci pian piano e in modo crescente agli snodi di trama principali.
Sappiamo ormai tutti che ci troveremo ad affrontare il simbionte Venom (la Collector’s Edition di Marvel’s Spider-Man 2 è un vero e proprio spoiler), ma il modo in cui giungiamo a quel punto è stato molto intrigante. Non vi nascondiamo che le prime ore possono risultare a tratti noiose. La storia, infatti, fatica a prender piede vedendo i due Spider-Man impegnati a portare a termine missioni non proprio memorabili. Le vicissitudini dei due personaggi giocabili si alternano e si intrecciano continuamente, il che rende l’esperienza abbastanza varia. Prendete la prima metà del gioco come un lungo tutorial, o una lunga introduzione per familiarizzare con l’ottimo sistema di movimento e il divertente sistema di combattimento di cui parleremo tra poco. Godetevi una New York apparentemente tranquilla, le strade cittadine al tramonto, le battute e la simpatia dei personaggi, godetevi tutto, perché non sapete cosa vi aspetta.
Questa città è una giungla
In Marvel’s Spider-Man 2 vediamo un Peter Parker che sembra aver trovato un lavoro come docente nell’Istituto in cui studia anche il giovane Miles, ma proprio durante il primo giorno di lezione i due eroi vengono chiamati a intervenire per salvare la città dalla comparsa di uno dei villain storici dell’Uomo Ragno, Sandman. Prendiamo confidenza fin da subito con le meccaniche di oscillazione tra i palazzi, il sistema di combattimento, l’introduzione delle prime abilità e la nuovissima meccanica di planata grazie alle Ali Ragnatela. Una novità che rende lo spostamento tra un quartiere e l’altro molto appagante, divertente, fluido e necessario. Premendo il tasto triangolo sarà infatti possibile usufruire di una vera e propria tuta alare. Inserendoci nelle correnti d’aria in giro per la città, poi, verremo spinti ancora più velocemente.
Durante le missioni principali e durante le missioni secondarie, i due protagonisti si interfacceranno con volti ben noti ai fan dei fumetti, dei film e dei videogiochi con protagonista Spider-Man. Incontreremo Black Cat, Wraith, Rio Morales, Ganke, Hailey, tutti personaggi che ci daranno supporto nello svolgersi di attività primarie, secondarie o terziarie. La bravura degli sceneggiatori sta nel fatto che ogni missione secondaria fornisce spunti che approfondiscono la trama principale. Dialoghi, situazioni, nemici, tutto è un arricchimento delle vicende principali di Marvel’s Spider-Man 2.
Vediamo il ritorno delle missioni di Mary Jane. La giovane giornalista ora scrive a tempo pieno per il Daily Bugle. La sua costante ricerca del bene e del comportamento etico la porteranno ad affrontare scelte importanti durante la storia, dettate da riflessioni interne e pericoli che lei stessa sarà chiamata a vivere in prima persona.
Vecchi amici e nuovi nemici
I legami tra i personaggi si fanno man mano sempre più solidi vedendo il grande ritorno di un amico storico di Peter e Mary Jane: Harry Osborn. Proprio intorno all’amico d’infanzia dei due ruoterà l’intera vicenda, dove amicizia, rivalità e competizione si danno il cambio con il susseguirsi dei vari capitoli. Ci troveremo ad affrontare nuovi sgherri, fanatici della Fiamma e vecchie conoscenze.
Marvel’s Spider-Man 2 è un compendium di personaggi amichevoli e non, per tutti coloro che sono cresciuti con il mito dell’Uomo Ragno. Dopo aver affrontato nemici come il dottor Octavius, Mister Negative, Kingpin, Electro, Rhino, Scorpion, Shocker e Volture, ora c’è una nuova minaccia che si palesa in quella che è stata, seppur per poco tempo, una tranquilla New York. Un nuovo nemico decide di fare della Grande Mela il suo terreno di caccia. Si tratta di Kraven, uno dei villain meglio caratterizzati in un mare di nemici che già ci avevano convinto parecchio. I ragazzi di Insomniac hanno scelto lui come antagonista (non è l’unico ovviamente) e dobbiamo ammettere che la sua presenza carismatica smuove parecchio le acque placide di una New York che dovrà affrontare qualcosa di temibile.
Struttura e Gameplay
Il team di Insomniac Games ha dato tutto, ma proprio tutto ciò che era in loro potere per creare il sistema di movimento più avanzato mai visto in un videogioco. Volteggiare tra i palazzi di una New York così ben curata è un’esperienza sublime, divertente, fluida. Nonostante sia presente la possibilità di utilizzare il viaggio rapido per spostarsi da un punto all’altro della città (ora grande il doppio rispetto al primo capitolo), non esageriamo nel dirvi che ne avremo fatto uso, sì e no, una manciata di volte. La velocità e la precisione con cui i due Ragni si muovono tra un appiglio e l’altro genera nel giocatore una sensazione di libertà mai provata fino ad ora.
La storia continua
La trama si compone di 31 missioni principali che potremmo dividere in due parti. Nella prima fase abbiamo notato un ritmo meno incalzante rispetto alla seconda fase, dettata da momenti che si susseguono a formare un vero e proprio climax verso il finale. Le vicende principali vengono intervallate da alcune secondarie non troppo memorabili. Aiutare i nostri compagni di scuola con Miles o affiancare Wraith nella sua lotta ai fanatici della Fiamma con Peter ci è sembrato sì divertente, ma non siamo ai livelli di alcune secondarie presenti in altri titoli. La progressione, comunque, resta la stessa dei capitoli vecchi. Col procedere della principale sbloccheremo man mano i diversi contenuti secondari.
Le missioni con protagonista Mary Jane tornano anche in questo capitolo, ma in numero ridotto rispetto al primo. Esse infatti non hanno fatto breccia nel cuore dei fan 5 anni fa e ci sentiamo di dire: nemmeno questa volta. Tutto ciò a causa di un sistema di stealth troppo superficiale e nemici aggirabili troppo facilmente. L’intelligenza artificiale generalmente non ci ha fatto gridare al miracolo, soprattutto nelle missioni della giornalista, dove i nemici sembrano non vederci o sentirci nonostante i pochi metri di distanza.
Ritornano attività come scattare le foto in giro per la città, inseguire banditi che sgominano il caso per le vie cittadine e la raccolta di oggetti collezionabili. Vengono introdotti i covi da sgomberare dai cacciatori di Kraven, che ci daranno informazioni molto interessanti sul passato dell’antagonista. Potremo imbatterci in brevissime missioni in giro per i 14 quartieri di New York dedicate a Mysterio e a Sandman che approfondiscono anch’esse la lore dei personaggi, ma dobbiamo ammettere che in quanto a divertimento non ci hanno stupito più di tanto.
Tutte queste attività serviranno per guadagnare punti esperienza e ricompense, come ad esempio costumi ottenibili solo al termine di alcune quest.
Homo Ludens
Se sulla trama e sulla scrittura troviamo pochissimo spazio di manovra per poterci lamentare, possiamo dire lo stesso del gioco in quanto tale?
Potremmo sembrare esagerati nel dire quello che stiamo per dire, ma ce ne assumiamo le responsabilità. Marvel’s Spider-Man 2 ci ha dato la sensazione di essere un more of the same. Parliamo di un titolo sicuramente valido sotto ogni aspetto, ma il miracolo vero e proprio che abbiamo visto nel 2018 lo abbiamo rigiocato oggi con qualche piccola aggiunta. Se dovessimo spiegare che cos’è per noi questa collana di prodotti la definiremmo con una regola matematica, ovvero che “la potenza di una potenza è ancora una potenza che ha per base la stessa base…” (il resto continuatelo voi).
Le migliorie apportate sono diverse, ma non così significative al fine di rendere il titolo qualcosa che ci ha lasciati senza parole. C’è da essere sinceri, superare un livello già altissimo ottenuto con il primo capitolo è difficile, quindi non siamo qui a dire che Marvel’s Spider-Man 2 sia un gioco scadente o discreto, sia mai!
Quello che ci sentiamo di affermare è che i ragazzi di Insomniac Games hanno giocato molto cautamente nel produrre questo nuovo titolo.
Squadra che vince non si cambia e l’aggiunta di un secondo Spider-Man è stato qualcosa di decisivo nel caratterizzare questo secondo capitolo. In termini di gameplay, però, non si può dire di aver visto molte novità.
Pugni, calci e ragnatele
Abbiamo tra le mani quello che è il miglior sistema di combattimento già visto in titoli come L’Ombra di Mordor o nella serie Batman: Arkham. Parliamo del FreeFlow Combat System, un sistema di combattimento che fa della fluidità il suo punto di forza. Nonostante qualche aggiunta e variazione, la sostanza non cambia. Gli scontri sono belli da vedere, ma alla lunga abbiamo provato una sensazione di ripetitività. Un Combat System coi fiocchi, solido e fluido, ma già visto.
Ora le abilità si ottengono grazie a punti sbloccabili tramite l’acquisizione di punti esperienza. Avremo un albero delle abilità per Peter, uno per Miles e uno in comune per entrambi gli Spider-Man. Le abilità sono tendenzialmente divertenti da utilizzare vedendo comprese tecniche venom per Miles e attacchi con le spider-braccia per Peter. Quello che ci ha lasciati un po’ delusi è stato il fatto di dover sbloccare abilità, specialmente legate al movimento, che usavamo già liberamente nei capitoli precedenti.
Anche le fasi stealth dei Ragni vedono l’aggiunta del Cavo Ragnatela, una novità per creare possibilità di abbattimento silenzioso laddove prima non era previsto. Basterà puntare una parete qualsiasi per sparare una ragnatela sulla quale potremo camminare rimanendo, però, sopra la testa dei nemici.
Da segnalare, infine, l’ottimo utilizzo del Dualsense, soprattutto nei nuovi mini-giochi e attività in cui viene sfruttato a pieno rendendo il gameplay vario e divertente.
Novità spettacolari
Un’aggiunta che abbiamo apprezzato è il parry, ovvero una parata perfetta che destabilizzerà il nemico consentendoci di scaricargli contro una serie di colpi consecutivi. Più che con i nemici normali, il parry ci è sembrato utilissimo contro i boss. Non mancano nemmeno i gadget anche se in numero davvero limitato. Sono solo 6 infatti gli spider-aggeggi ottenibili e potenziabili tramite oggetti e punti eroe. Equipaggiabili dal menù apposito, potremo poi utilizzarli grazie alla ruota espandibile con il tasto R1.
Il punto massimo si raggiunge nelle boss-fight, con quick time event spettacolari in cui dovremo premere il tasto giusto al momento giusto per assestare sonori colpi ai nemici.
Gli oltre 65 costumi ricoprono un aspetto puramente estetico. Ciò che c’è di nuovo è la sezione Tecnologia costumi, una schermata dove è possibile acquisire talenti e bonus generici divisi in 4 categorie. I bonus si sbloccano spendendo gettoni e componenti tecnologici guadagnati dal compimento delle attività e da casse apposite sparse per la mappa. Non si tratta di abilità attive, bensì di potenziamenti per la salute, per i danni inflitti, per il combattimento e per la mobilità. Ogni aspetto prevede dei potenziamenti sbloccabili che ci garantiranno una serie di vantaggi, come l’aumento della salute, l’aumento dei danni inflitti o la velocità di oscillazione.
Spider-Man 2 è un gioco davvero per tutti
Marvel’s Spider-Man 2 offre una serie di strumenti che lo rendono un gioco accessibile proprio a tutti. Tramite la sezione apposita nel menù opzioni, si accede a diverse possibilità per godere a pieno del titolo senza alcuna barriera. È possibile, innanzitutto, modificare il livello di sfida, che andrà a modificare l’energia dei nemici, i danni inferti e l’attenzione di quest’ultimi. Si può attivare l’inseguimento assistito, utile in diverse missioni secondarie. Persino i quick time event citati in precedenza possono esser resi automatici. Oltre a queste e alle altre molteplici opzioni di accessibilità che ormai troviamo, fortunatamente, in ogni titolo, sottolineiamo il lavoro svolto nel supporto al Controller Access PS5 e la possibilità di attivare la modalità per la narrazione LIS (Lingua dei segni).
Segnaliamo la possibilità di attribuire specifiche azioni ad alcuni tasti rapidi per rendere il gameplay godibile da chiunque, anche dai meno esperti. Il lavoro svolto dal team di sviluppo sotto questo punto di vista è encomiabile, avendo in programma l’aggiunta di ulteriori supporti verso il mese di dicembre.
Tutta la potenza di PS5
Il lavoro svolto da Insomniac Games in quanto a bellezza e produzione grafica di Marvel’s Spider-Man 2 è qualcosa di fenomenale. Le geometrie dei palazzi che si stagliano all’orizzonte sotto un cielo infuocato dal tramonto ci ha lasciati a bocca aperta. Il riflesso nelle pozzanghere, sui vetri dei grattacieli e sull’acqua che circonda Manhattan regalano sensazioni di fotorealismo incredibili, mostrando la vera potenza di Playstation 5. Il gioco presenta, a tal proposito, due modalità grafiche. La modalità Prestazioni che punta a una fluidità di 60fps con funzioni Ray Tracing, ma con alcuni compromessi come una New York leggermente meno affollata e qualche dettaglio grafico in meno. La modalità Fedeltà, invece, punta ai 30fps con tutte le funzionalità Ray Tracing attive, così da godere maggiormente di luci, ombre e riflessi sugli edifici.
Se da una parte i personaggi principali ci sono sembrati modellati magistralmente, non possiamo dire lo stesso dei pedoni a terra e dei personaggi di minor spicco. In questo caso Marvel’s Spider-Man 2 mostra un po’ il fianco. Volti anonimi, animazioni facciali blande e in qualche caso un movimento labiale che non si adatta al sonoro ci hanno fatto storcere il naso. Niente di disastroso, così come gli effetti particellari quali fumo, fuoco, schizzi o sabbia ci sono sembrati solo discreti. A proposito di comparto sonoro non possiamo dirci insoddisfatti, se non per quei piccoli e sporadici problemi di asincrono descritti prima. Siamo sicuri che con una patch si risolverà tutto. Le colonne sonore sono invece molto evocative così come il doppiaggio in italiano, davvero degno di nota.
Fluidità e movimento
Abbiamo giocato l’intera esperienza in modalità Prestazione e vi possiamo assicurare che una fluidità così non l’avevamo mai provata. Oscillare, planare, volteggiare e combattere per le vie di New York così come a mezz’aria è estremamente soddisfacente. La solidità di questo titolo si sente tutta, grazie alla potenza della console Sony di nuova generazione. Incanalarsi nelle correnti d’aria ad Ali Ragnatela spiegate ci ha fatto avvertire la velocità. Buttarsi in picchiata da un grattacielo tentando qualche acrobazia per poi agganciarsi al primo appiglio disponibile è un’esperienza adrenalinica. Persino le boss fight più concitate, con tanto di esplosioni e sequenze ad alta velocità, ci sono sembrate stabili e fluide.
La vera chicca, è la funzione di viaggio rapido. Diversamente dai titoli precedenti, in Marvel’s Spider-Man 2 sarà possibile sbloccarlo solo dopo aver completato abbastanza attività all’interno dei quartieri. Solo così sarà possibile raggiungerli in pochi attimi. Sì, avete letto bene. Parliamo di attimi, non di secondi. Basterà tenere premuto il tasto triangolo dal menù della mappa puntando in un punto qualsiasi di essa per assistere a una transizione istantanea, che ci catapulterà esattamente nel punto scelto. Possiamo dire che questa sia la vera dimostrazione di caricamenti istantanei.
Conclusioni
Marvel’s Spider-Man 2 è un gioco grande e ambizioso. Longevo il giusto, basti pensare che abbiamo terminato la trama principale in circa 17 ore. Per completarlo al 100% ce ne vogliono circa 35. Si tratta di un titolo concentrato nella sua essenza, che sfrutta e spreme l’hardware di Sony senza osare troppo. Forse è proprio questo freno tirato che in alcuni casi ci ha fatto provare quella sensazione di già visto. I miracoli accadono una volta sola e Insomniac Games lo ha fatto con il primo capitolo del 2018. Quello di quest’anno è un miglioramento, un potenziamento di qualcosa che era già pazzesco alla sua nascita. Se avete amato il primo, amerete il secondo, mentre se non avete ancora avuto modo di giocare a un titolo targato Marvel’s Spider-Man: che cosa state aspettando?
#INBREVE
Un piacevole ritorno
Tornare nella New York creata dai ragazzi di Insomniac Games è stato bellissimo. Seppur con una trama che fatica a spiccare il volo e qualche rischio in più che ci saremmo aspettati in termini di gameplay, Marvel’s Spider-Man 2 si può definire a mani basse la miglior esclusiva Playstation 5.
Almeno fino ad oggi…
Cresciuto sulle ginocchia di papà davanti a Turok e Tomb Raider.
Ambizioso sognatore, promotore di storie.
Grazie ai videogiochi ho vissuto milioni di vite.
Grazie a manga e anime ne sono stato spettatore.