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Demon’s Mirror: abbiamo provato la Demo in anteprima

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Demon's Mirror

Abbiamo avuto il piacere di provare in anteprima la nuova beta di Demon’s Mirror, gioco a metà tra il roguelike e il deckbuilder, prossimamente in arrivo su Steam.

Vi offriamo uno sguardo in anteprima al nuovo titolo distribuito da Goodsheperd Entertainment e sviluppato da Be-Rad Entertainment, studio indie conosciuto per lo sviluppo dello spin-off mobile di Serious Sam Serious Sam: Kamikaze Attack! nel 2011. Questa nuova demo di Demon’s Mirror presenta dei miglioramenti per quanto riguarda UX, artwork e meccaniche di combattimento. Mentre attendiamo la sua uscita, ecco quel che abbiamo potuto sperimentare in questa beta.


Una lore dal sapore fantasy classico


Demon's Mirror

Una mappa di gioco. GoodShepherd Entertainment

La premessa con cui parte il gioco è che vicino al nostro villaggio, secondo gli anziani, esista uno specchio magico nascosto nei boschi e impossibile all’apparenza da trovare. Questo specchio intrappola le persone in un loop eterno costituito dai loro peggiori incubi. Il nostro personaggio un giorno si risveglia circondato dagli alberi, con la strana sensazione di riconoscere in quei boschi gli stessi in cui giocava nell’infanzia.

Trovandosi di fronte uno specchio intarsiato, il protagonista si perde nello sguardo di una creatura proveniente da un mondo lontano e oscuro. Troppo tardi si accorgerà che la creatura è esso stesso, perché verrà immediatamente catapultato all’interno del mondo nello specchio. Un mondo terribile e zeppo di creature mostruose, da cui non c’è ritorno, perché lo specchio è scomparso. Confusi, sperduti in un mondo ostile, noi giocatori e il nostro personaggio dovremo farci strada tra orde di nemici per, presumibilmente, far ritorno al nostro villaggio.

La premessa di Demon’s Mirror è tanto semplice quanto efficace, e si rifà a due grandi topos della narrativa fantasy. Uno è la leggenda misteriosa e nefasta. L’altra un eroe trovatosi per errore a fronteggiare il male per riottenere la propria libertà e la pace della propria dimora. Queste premesse si potrebbero applicare tanto a Demon’s Mirror quanto alla matrice di buona parte della narrativa fantasy, il Signore degli Anelli. Un tema classico senza dubbio, ma che non premette necessariamente una mancanza di inventiva. La parte interessante è come si sviluppa questo mondo, o meglio in che modo i developer ci fanno interagire con il loro mondo.


Strategie RPG con un tocco di GdR


All’interno della demo, era possibile provare il primo mondo di gioco nella sua interezza utilizzando Draga, uno dei 3 personaggi giocabili attualmente presenti nel gioco. Nel corso della run abbiamo avuto modo di provare principalmente le meccaniche di combattimento, che costituiscono la parte principale del gameplay di Demon’s Mirror.

il sistema di combattimento si costituisce come un classico strategico a turni, con il nostro personaggio che deve affrontare diversi nemici. A questo schema di gioco classico, aggiunge però alcune meccaniche particolari per la tipologia di gioco. La prima è il fatto che il numero delle nostre azioni è limitato unicamente dal costo in mana. A patto di avere mana sufficiente, nello stesso turno è possibile attaccare, attivare delle passive e difendersi. A questo si aggiunge il fatto che durante il nostro turno potremo vedere le prossime azioni dei nemici, che appariranno come sprite sulla loro testa.


Molti giochi in uno


Demon's Mirror

Una schermata di combattimento. GoodShepherd Entertainment

Una caratteristica particolare del combat system di Demon’s Mirror è sicuramente come si sviluppano le azioni in combattimento. La prima meccanica tramite cui attaccheremo, ci difenderemo o caricheremo le nostre mosse ultimate e il nostro mana sarà una griglia, fatta da simboli specifici per la tipologia di azione. Per attivare le mosse sarà sufficiente collegare 3 simboli uguali, ma chiaramente più lunghe saranno le catene più saranno potenti le combo. Se sentite un senso di deja-vù, potrebbe essere perché è una dinamica tipica dei puzzle game, come Tetris o Puzzle Bubble per intenderci.

Questa griglia è la parte centrale della battaglia e per questo motivo sarà manipolabile sia dai nemici che da noi. A questo proposito, la maniera in cui interagiremo con la griglia sarà anche la stessa che ci permetterà di effettuare le azioni passive o attacchi aggiuntivi, ossia attraverso un deck di carte. Demon’s Mirror si presenta anche infatti come un deckbuilder dalle caratteristiche non troppo distanti alle carte supporto di Heartstone o Gwent. La combinazione delle carte infatti, oltre a permetterci di manipolare la griglia e infliggere danni aggiuntivi, ci darà la possibilità di infliggere anche condizioni passive, come terrorizzare i nemici o manipolarli per fargli compiere azioni diverse da quelle previste dallo sprite. Le carte saranno il loot principale che riceveremo vincendo le battaglie, insieme all’oro spendibile nei negozi. Il gioco sembra porre molta enfasi sulle carte, che saranno anche una delle merci principali acquistabili.


Le strategie fuori dalla battaglia


La meccanica delle carte per il loro funzionamento e significato non può che far sorridere i fan dei giochi di ruolo. La tipologia di condizioni passive, infatti, ricorda a tratti quella delle diverse tipologie di tiri in Dungeons&Dragons, l’origine dei giochi di ruolo e delle meccaniche di turni, mosse e passive che costituiscono l’ossatura di tutto il mondo videoludico RPG.

Demon's Mirror

Una tipologia di incontro casuale, in questo caso con i risultati già conoscibili. GoodShepherd Entertainment

Demon’s Mirror non si ferma alla citazione all’interno del sistema di combattimento, ma aggiunge un altra grande strizzata d’occhio a questo mondo. All’interno della mappa di gioco infatti, oltre agli incontri con i nemici, saranno presenti gli incontri casuali. Durante queste sequenze, ci verrà presentato uno scenario descritto in forma testuale e con una immagine di accompagnamento. Alla fine della presentazione, ci verrano date delle opzioni di azione possibili, e ci verrà chiesto di sceglierne una. Ad ogni azione, nemmeno da dire, corrisponde un risultato diverso e imprevedibile. Si può passare dal trovare tesori all’imbattersi in nemici più ostici del nostro livello, o semplicemente non trovare nulla di importante. Prendere la decisione migliore sarà una questione non tanto di caso quanto di strategia, basandosi sulle caratteristiche del nostro personaggio, le abilità specifiche e quelle in nostro possesso.

In generale, il gameplay non sembrerebbe essere troppo ostico a livello di difficoltà, la presenza di azioni molteplici e gli hint sulle azioni nemiche rendono la costruzione della strategia abbastanza immediata dopo pochi minuti di gioco. Detto questo, trattandosi di una demo all’interno della prima mappa di gioco, speriamo che il gioco intero presenti un livello di difficoltà maggiore, perlomeno per far assaporare agli appassionati di strategici il brivido di una scelta complessa o un errore fatale.


Un d20 a omaggio


Se fosse possibile descrivere in modo univoco D&D, il mondo nerd sarebbe un posto più pacifico. È indubbio però che una delle cose che più fanno sognare di questo gioco sono gli incontri. Le descrizioni di mondi arcani o spaventosi cui il nostro personaggio, qualcuno che conosciamo bene e in cui spesso versiamo una parte di chi siamo noi deve destreggiarsi tra decisioni, strategie e sotterfugi sono tra le parti più accattivanti e profonde del gioco di ruolo.

Il fatto che Be-Rad abbia deciso di inserire numerose citazioni a questo universo in Demon’s Mirror non può che essere visto come un omaggio al mondo di Dungeons&Dragons. Oppure, se vogliamo rimanere dentro il mondo videoludico, ai primi figli di D&D su base narrativa, i videogiochi di avventura grafica, come lo storico Colossal Cave del 1976 o l’iconico Monkey Island. A questo proposito, si può dire che gli sviluppatori hanno fatto una citazione ben riuscita.

Le barre di testo, le opzioni e l’ansia di scoprire se la nostra scelta è stata quella giusta è un aspetto di Demon’s Mirror che abbiamo sinceramente apprezzato. Il rimando ad alcuni dei giochi più semplici a livello tecnico e allo stesso tempo tra i più densi a livello di narrazione è una nota dolce. In un panorama videoludico che vede meccaniche, grafica e possibilità interattive sempre più come il valore cardine di un “buon videogioco”, ritrovare ancora un gioco dal sapore più “old school” è stata una sorpresa piacevole.


Demon’s Mirror, in conclusione


In quanto gioco Indie Demon’s Mirror non è un gioco perfetto, probabilmente non punta nemmeno ad esserlo. Al netto di un gameplay particolare che non trova riscontro in una sfida crescente, potrebbe incorrere il rischio di venire a noia ai suoi giocatori. Contemporaneamente, la semplice freschezza delle scelte multiple su base testuale gli danno una forza narrativa non indifferente, che potrebbe forse renderlo n0n il migliore tra i roguelike o i deckbuilder, ma un ottimo titolo di avventura grafica.

Scopriremo la risposta solo con la sua uscita ufficiale. Intanto incrociamo le dita, anche solo per il fatto che un altro studio Indie cerca di sfondare il tetto di un’industria sempre più satura. Allo stesso tempo non possiamo che tenere d’occhio le prossime uscite annunciate in questi giorni, indie e non. Speriamo che il tiro di dado ci sorrida.

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