Nel vibrante mondo dei manga e degli anime, dove le emozioni si intrecciano con la forza e la passione, emerge una confessione tanto cruda quanto potente dal maestro di Hajime no Ippo, George Morikawa. Come un pugile che affronta il proprio destino sul ring, Morikawa ha affrontato le trasposizioni del suo lavoro con coraggio e determinazione, ma non senza battaglie e cicatrici.
La sua voce risuona su X (Twitter), come un grido lanciato nell’arena, rivelando l’ombra che ha oscurato il suo spirito mentre i suoi manga prendevano vita sullo schermo. “Quando ho iniziato a serializzare Hajime no Ippo, diverse compagnie mi hanno contattato piuttosto presto riguardo ad un anime o un film da realizzare,” confessa Morikawa.
“Non ero interessato a queste cose, quindi le ho sempre rifiutate. Circa 10 anni dopo, una compagnia è venuta a trovarmi con un folto gruppo di persone, ed ho acconsentito al loro entusiasmo con una condizione: ‘Per favore, non deludete i lettori che hanno comprato 40 volumi del manga'”.
Come un guerriero che protegge il proprio onore sul campo di battaglia, Morikawa ha fatto la sua richiesta, ma la risposta iniziale è stata deludente. Le prime trasposizioni, come colpi che mancavano il bersaglio, hanno ferito profondamente l’artista. E in quell’ora oscura, ha preso una decisione che avrebbe potuto cambiare il destino di Hajime no Ippo per sempre.
“I primi episodi sono stati molto difficili, per dirla in modo gentile,” rivela Morikawa con la fiera determinazione di un campione. “Questo non è ciò che avevate promesso, fermatevi ora. Se non vi fermate, io interromperò la serializzazione.”
Come un allenatore che grida le sue istruzioni dal bordo del ring, Morikawa ha guidato l’anime di Hajime no Ippo verso la vittoria, imponendo la sua volontà con un’energia inarrestabile. “Ho ringraziato il primo e il secondo regista per il loro duro lavoro… Sapevo che stavano facendo del loro meglio, quindi provavo un misto di ‘Mi dispiace’ e ‘Non posso accettarlo’, ma mi sono detto che la priorità erano i lettori, e ho agito di conseguenza.”
Morikawa e i suoi dubbi verso l’anime
Come un leone che protegge il suo branco, Morikawa ha difeso il suo lavoro con zanne e artigli, garantendo che l’anime di Hajime no Ippo riflettesse la gloria del manga originale. E mentre le sue parole risuonano nell’arena dell’industria degli anime, la sua storia è un monito contro i pericoli delle trasposizioni infedeli.
E così, mentre il sole tramonta su questo capitolo di controversie e battaglie, i fan del manga guardano avanti con speranza, consapevoli che dietro ogni trasposizione c’è un autore, una voce che grida per la sua creazione, pronta a lottare fino all’ultimo round.