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AniKult – Code Geass: Lelouch of the Rebellion, un’opera sospesa tra filosofia e scienza politica

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Code Geass recensione copertina
A ben diciassette anni dalla sua prima stagione, riscopriamo insieme in questo AniKult il capolavoro che è stato Code Geass.

Code Geass: Lelouch of the Rebellion è una serie animata in due stagioni denominate “R1” e “R2” prodotta dallo studio Sunrise (celebre per aver curato serie del calibro di City Hunter, Cowboy Bepop, Gundam e Inuyasha per citarne alcuni), ideata da Ichirō Ōkouchi, diretta da Goro Taniguchi e andata in onda dal 5 ottobre 2006 al 28 luglio 2007. Nel nostro AniKult odierno, ripercorreremo la storia di uno degli anime più famosi e apprezzati degli ultimi vent’anni, per riscoprirne insieme la bellezza.


Il mondo e i protagonisti


Nell’universo tracciato dalla mente di Okouchi troviamo un mondo dove la rivoluzione americana è fallita e, al contempo. quella francese e quella napoleonica hanno avuto successo, portando all’invasione dell’arcipelago britannico e causando l’esilio della nobiltà dal vecchio (Europa) al nuovo (America) continente.

Lelouch in Code GeassNasce così il Sacro Impero di Britannia, o più semplicemente Britannia, guidati dall’imperatore Charles. Il mondo risulta così diviso in 3 grandi blocchi: Britannia, Euro Universe e la Federazione Cinese.

In tutto ciò il Giappone, dopo essere sopravvissuto per anni grazie alle sue riserve di Sakuradite (l’equivalente dell’uranio), si trova al centro degli interessi combinati delle tre superpotenze, finendo sotto attacco. Nella guerra che si scatena, Britannia sperimenta per la prima volta i Knightmare, mecha da battaglia contro cui gli armamenti convenzionali non possono nulla.

La guerra si conclude così con la caduta del Giappone e l’annessione a Britannia con il nome di “Area 11”. La popolazione perde così autonomia e diritti – diventando “Eleven” – e gli abitanti vengono separati in ghetti e sfruttati dalle multinazionali britanniche.

In questo contesto si muove Lelouch, il protagonista della storia, uno dei figli dell’imperatore di Britannia, Charles, esiliato dopo la morte della madre. Il ragazzo vive in Giappone, assieme alla sorella Nunnally, sotto le mentite spoglie di britanni qualunque e sogna segretamente di creare un mondo utopico privo di conflitti e guerre in cui la sorella, rimasta ceca ed in sedia a rotelle, possa vivere serenamente.

Lelouch frequenta una scuola britanna, dove conosceremo molti dei personaggi secondari della serie tra cui il coprotagonista, Suzaku figlio dell’ex primo ministro giapponese, che uccise da bambino al fine di concludere la guerra, ma che non portò ad altro che ad un terribile e violento dominio coloniale britannico, per poi arruolarsi nell’esercito invasore, al fine di cambiare Britannia dall’interno mediante i suoi meriti.

Knightmare in Code Geass


La Trama


Dopo essere rimasto coinvolto in un conflitto tra ribelli giapponesi ed esercito della Britannia, Lelouch risveglia, grazie alla strega C.C., il potere del Geass, un occhio luminoso mediante il quale il liceale può, mantenendo il contatto visivo, dare un singolo ordine alla vittima.

Grazie a questa abilità ed alle sue doti da stratega e scacchista Lelouch guida i ribelli a una vittoria dopo l’altra sotto la maschera e lo pseudonimo di “0” dando così il via alla “Rebellion” da cui prende parte del titolo la serie.

Shirley stupitaSenza analizzare battaglia per battaglia ed evento per evento basti dire con il susseguirsi di colpi di scena e momenti scioccanti rendono la narrazione veloce e imprevedibile, tanto per noi quanto per i personaggi in scena. È proprio grazie a queste doti che il giovane riesce a prendere in mano una piccola cellula terroristica e a renderla una vera e propria organizzazione partigiana su scala nazionale prima, e mondiale poi.

Nascono così i “Cavalieri Neri”. Uccide o manipola vari membri della famiglia reale destabilizzando il potere britannico e portando il mondo sul baratro di una guerra mondiale.

Riuscirà Lelouch con le sue mani a distruggere il mondo per ricrearne uno nuovo su misura per la sorella o fallirà come un novello Kira? Queste e molte altre domande intessono la complessa impalcatura narrativa della storia di Code Geass.


Personaggi a confronto


Lelouch o Suzaku? Chi ha davvero aiutato questo mondo a migliorare? Con tali quesiti entriamo in un campo molto più filosofico che narrativo, come già avvenuto in  un’altra serie-capolavoro come Death Note, lo spettatore non può che chiedersi: chi dei due è il vero cattivo? È giusto fare la guerra a un tiranno o bisogna migliorare le cose agendo dall’interno? I partigiani o Schindler?

Questo dilemma etico e filosofico si trova alla alla base del rapporto che coinvolge i protagonisti Lelouch e Suzaku, con il primo pronto ad assumere lo pseudonimo di “0” e scontrarsi contro amici e parenti pur di abbattere il terribile impero di Britannia e un Suzaku intenzionato ad ottenere la governance sull’Area 11 grazie ai suoi successi militari, ottenuti a bordo del “Lancelot” un Knightmare splendente di ultima generazione.

Lelouch in posaQui assistiamo alla prima contrapposizione tra i due, rispettivamente rappresentati dal colore nero e dal nome di 0, un non numero, Lelouch e dal colore bianco Suzaku. Inoltre, è interessante la scelta del nome “Lancelot”, ovvio richiamo a Lancillotto che tradì il suo re con Ginevra, così come Suzaku tradì il padre prima e Lelouch poi.

Lelouch, da un lato, porta una guerra che stravolgerà il mondo, Suzaku, dall’altro, si erge a difensore della pace, quindi da questa banale affermazione si può dedurre che la guerra sia sempre la soluzione peggiore, ma una pace vissuta in uno stato di oppressione e tirannia può definirsi la pace?

In quest’ottica, se anche Suzaku fosse riuscito ad ottenere il protettorato sull’Area 11, sarebbe comunque rimasto sotto il giogo dell’imperatore, il quale, sicuramente, non avrebbe permesso troppe libertà e la situazione non sarebbe cambiata, senza contare che anche se nell’Area 11 fosse migliorato qualcosa, cosa sarebbe successo invece alle altre aree sottomesse?

Euro Universe o i paesi Arabi, per esempio, che vengono conquistati anche grazie agli sforzi di Suzaku, avrebbero migliorato o peggiorato la loro situazione? E del resto del mondo che ne sarebbe stato?

La guerra di Lelouch, invece, per quanto un mezzo “sbagliato”, porta all’alleanza tra tutti i popoli, alla liberazione di interi continenti e persino al crollo dell’impero più grande e potente della storia, quindi la fine del oppressione di tutti i popoli.

Come visto innumerevoli volte nel corso della storia dell’umanità, in una situazione di democrazia la filosofia interpretata da Suzaku è la più ovvia e corretta, ma di fronte a oppressione e totalitarismo tale approccio non porta altro che vantaggio ai tiranni, tanto che Suzaku si trova più volte obbligato a tradire i suoi stessi ideali (lampante la scena in cui tenta di drogare Kallen).

Suzaku non è altro che “La Banalità del Male” di Hannah Arendt. Nel capolavoro della filosofa e politologa tedesca vengono analizzati ed approfonditi alcuni fatti emersi durante il processo di Norimberga; nello specifico, Arendt tenta di capire come persone normali, bravi padri di famiglia e mariti premurosi potessero durante la giornata essere gerarchi e comandanti delle SS senza nessun rimorso o dubbio di coscienza.

La risposta che emerse fu agghiacciante: “era il loro lavoro”, loro stavano semplicemente e banalmente eseguendo ordini. Lo stesso si può dire di Suzaku, il quale, pur di ottenere l’approvazione dei superiori (gli stessi britanni che lo odiano) e per provare a migliorare la situazione per i giapponesi, arriva a danneggiare il resto del mondo in un egoistico desiderio di espiazione per le sue colpe.

Recensione Code Geass

Questo rende Suzaku non solo un personaggio estremamente pericoloso ma anche un nemico per lo stesso popolo che desiderata aiutare. D’altro canto, Lelouch, che di certo ha commesso numerosi crimini, combatte per un bene superiore e causa sicuramente meno morti di quanti ne causa Britannia sul lungo Secondo il principio utilitaristico del male minore, l’opera sembra comunque suggerire che le scelte del giovane principe sono le migliori, anche se l’interpretazione della storia viene liberamente lasciata allo spettatore, il quale si può schierare con l’una o l’altra parte, a seconda della propria morale.

Per comprendere al meglio il senso del racconto, ci viene incontro una delle frasi di maggior impatto della serie capace di rappresentare alla perfezione il personaggio di Lelouch:

“Può sparare solo chi è pronto a ricevere il proiettile”.


Tematiche analizzate


L’universo narrativo di Code Geass non è altro che un’enorme metafora del nostro mondo, in cui viene rappresentato un impero britannico per nulla democratico e dallo spiccato accento colonialistico, parallelo con il reale colonialismo e nello specifico del rapporto America-Giappone con la seconda completamente assoggettata alla prima in uno stato di vassallaggio moderno. In questo caso, un paese libero viene invaso e raso al suolo grazie alle Knightmare e poi trasformato in una zona d’influenza.

Questi fatti richiamano a quanto successo realmente nella storia dei rapporti tra gli Stati Uniti e la Terra del Sol Levante; infatti, la costituzione giapponese fu scritta sotto la supervisione dagli americani nel secondo dopoguerra (1946), tanto che oggi lo stato giapponese nemmeno può possedere un esercito regolare (dispongono, tuttavia, di una forza armata equivalente, chiamata Japan Self-Defense Force).

Lelouch e Suzaku a confrontoNella serie di Code Geass osserviamo un Monte Fuji trasformato in cava per l’estrazione di Sakuradite a simboleggiare la distruzione della cultura giapponese assoggettata al mercato americano, troviamo il traffico di droghe psicotrope con cui controllare un popolazione frustrata e disillusa (metafora della guerra dell’oppio inglese) e vediamo le gesta di un gruppetto di rivoltosi, terroristi che lottando per la loro libertà finendo per disinteressarsi al resto del mondo, fallendo inevitabilmente.

Inoltre, l’intera opera non sembra altro che una rilettura della rivoluzione francese. Primo attore di questo parallelismo è il protagonista Lelouch, il quale prende un piccolo movimento nazionalista e lo plasma fino a diventare un gruppo internazionalista che combatte e si sacrifica per la libertà di tutti i popoli in egual misura.

La punizione finale di Suzaku, dopo la sua presunta morte, è di uccidere l’imperatore Lelouch nei panni dell’odiato “0” e di vivere da morto nei suoi panni per il resto della vita in una sorta di girone dantesco terreno in cui il ragazzo è condannato ad interpretare la propria nemesi, scindendo così definitivamente la figura dell’uomo Lelouch e del simbolo0”.

Il pregresso tra la rivoluzione francese e quella di Lelouch è molto simile. Infatti, ci troviamo dinanzi a un paese in crisi, privo di qualsiasi sovranità e che vive in una società classista in mano ad una nobiltà estera parassitaria. La popolazione svilita è stanca dello sfruttamento e inizia a ribellarsi, sceglie un leader forte che promette di combattere per tutti e per abbattere ogni istituzione il quale però, come un novello Napoleone, finisce per diventare a sua volta il tiranno che giurava di abbattere. Da qui, un po’ come per Light Yagami, la sindrome di dio è dietro l’angolo ed è proprio ciò che ne causerà la caduta finale.

Le citazioni al nostro mondo comunque non finiscono certo qui. L’impero di Britannia è guidato dalla persona del suo Re, Charles, che, mediante un discorso magistrale, apertosi con un sempre verde “gli uomini NON sono tutti uguali…” a simboleggiare una spiccata vena razzista dell’impero e dimostrando una vicinanza con il Darwinismo Sociale, teoria pseudoscientifica in voga tra fine ottocento ed inizio novecento alla base appunto dell’imperialismo coloniale europeo.

Il Darwinismo Sociale non è altro che l’applicazione della teoria dell’evoluzione darwiniana applicata alla società, dunque secondo questa teoria i geni dei grandi uomini si trasmetteranno ai figli, rendendoli automaticamente migliori di chi non li possiede, teoria chiaramente fallace e storicamente confutata, pensiamo ad esempio Marco Aurelio, “l’imperatore filosofo” (121-180 d.C.) e suo figlio Commodo, il quale, a forza di combattimenti nel Colosseo si fece chiamare “l’Ercole romano” (161-192 d.C) con il primo ben voluto dal senato e ben ricordato dalle fonti ed il secondo estremamente avverso e ricordato come un pazzo (tanto da ispirare il film vincitore di 3 premi Oscar Il Gladiatore di Ridley Scott).

Recensione Code Geass 4

La serie ci mostra questa situazione con un Lelouch, sicuramente il figlio più di talento, in esilio mentre i fratelli più inetti (Clovis la Britannia, per esempio) ereditano potere politico e fortune, smentendo così direttamente le parole del padre.

Il piano dell’imperatore Charles consiste nell’abbattimento dell’io delle persone. Secondo la logica pirandelliana della maschere delle menzogne, il sovrano intende, mediante un antico macchinario e il potere del Geass, generare una coscienza comune unendo tutti gli uomini in una sorta di mente alveare tale per cui nessuno possa più mostrarsi diverso da com’è, abbattendo l’io.

Quello che ne uscirebbe sarebbe un mondo cristallino, privo di menzogne e violenza, un mondo rifiutato però da Lelouch che capisce che negando la soggettività delle persone si creerebbe un mondo finto e sbagliato, in cui i soggetti non avrebbero più una singolarità e dunque secondo il ragazzo non sarebbe più vita, ma solo tempo trascorso.

In conclusione, possiamo dire che la serie di Code Geass si incastra perfettamente nel filone della tragedia e rappresenta un eroe segnato dalle sue scelte ma pronto ad andare fino in fondo, a costo di tradire ed uccidere le persone a cui tiene di più, a costo di farsi trafiggere in pieno petto sotto gli occhi della sorella disperata.

Lelouch combatte fino alla fine per il proprio ideale e muore con il sorriso perché conscio che nella sua vita e con le sue mani ha distrutto il mondo, facendone nascere uno nuovo in cui la sorella, gli amici, ed anche i nemici possano vivere felicemente realizzando i propri sogni. Tutti tranne Suzaku.

In chiusura, vi lasciamo ad alcuni altri interessanti articoli, come la nostra recensione della prima stagione di Blue Lock e l’AniKult sul capolavoro Paprika di Satoshi Kon.

#INBREVE

CODE GEASS: LELOUCH OF THE REBELLION IN BREVE - UN MERAVIGLIOSO TRATTATO DI FILOSOFIA POLITICA

Code Geass: Lelouch of the Rebellion è un’opera ancora attuale, nonostante i diciassette anni passati dalla sua uscita, in quanto riesce a colpire per l’estrema precisione con cui è in grado di parlare del nostro mondo.

Tra dilemmi morali e questioni filosofiche ed etiche, l’opera di Ichirō Ōkouchi (diretta dalle sapienti mani di Gorō Taniguchi) si presenta come un vero e proprio trattato di politica e sociologia, dove molte delle nostre convinzioni vengono messe a dura prova.

Un anime brillante, che non sembra mai invecchiare e in grado di regalare grandi emozioni, ci sentiamo di consigliare Code Geass a chiunque non l’abbia mai visto o, perché no, provare a immergersi nuovamente nel suo straordinario mondo, per chi già lo conoscesse.

1 Commento

1 Commento

  1. Clara Leone

    28/04/2023 at 7:33 am

    Con Code Geass ho uno strano rapporto. Quando lo vidi la prima volta mi piacque un sacco ma tutt’oggi continuo a chiedermi come mai viene reputato un capolavoro. Non metto in dubbio il successo commerciale però ci sono state serie animate mille volte più influenti. Inoltre non ha nemmeno una storia originale dato che si ispira pari pari a The legend of the galactic heroes.
    Code Geass è un buon prodotto ma è molto commerciale. La riflessione sulla guerra etc… sono interessanti si ma messi lì per creare un po’ d’interesse e basta.

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