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Intervista

Il fumetto digitale in Italia: intervista con Giuseppe Papaluca, CEO di Zipaki

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Zipaki

Il fumetto digitale in Italia e in italiano. Ecco Zipaki, la nuova start-up italiana pronta a immergere il mondo del fumetto nell’oceano di possibilità che rappresenta il digitale!

Nel 2019 l’idea, nel 2022 la start-up, nel 2023 la piattaforma. Ora, venti giovani professionisti lavorano incessantemente alla crescita di Zipaki, che si propone di diventare una colonna portante nell’ambito del fumetto digitale in Italia.

Oggi ho il piacere di intervistare Giuseppe Papaluca, CEO di Zipaki, per parlare del progetto che lui e i suoi collaboratori hanno creato per accompagnare il mondo del fumetto verso una nuova dimensione.


Per cominciare l’intervista, partirei chiedendoti com’è nata questa tua idea, da che desiderio parte e se tu e i tuoi collaboratori avevate un fine ultimo per questa piattaforma.


–Io nasco informatico, sviluppatore. Nel 2019 ho avuto questa idea, precisamente in un volo. È nata un po’ da una mia necessità, io leggevo fumetti, quindi quando viaggiavo non potevo portarmi il cartaceo, poi io sono uno di quei tipi che li tratta bene, li mette nelle copertine e quando fai un viaggio si rovinano. Assolutamente no. Allora ho detto: “Sarebbe proprio comoda un’app in cui io possa continuare a leggere il mio fumetto”. Diciamo che è nata questa idea, un pochino folle all’inizio, che era rimasta lì in cantina.

Poi c’è stato il Covid, ovviamente ha causato tanti problemi, però nel mio caso mi ha permesso di stare fermo in casa: “portiamo avanti quell’idea”. Quindi ho un po’ iniziato a studiare, un po’ a svilupparla e poi alla fine ho anche capito un po’ la fattibilità del progetto, ne ho parlato con i miei soci che sono anche loro appassionati e abbiamo deciso poi di fondare Zipaki. Come azienda nasce nel 2022, è passato un bel po’ di tempo dal 2020, ci è voluto un po’.

È partito tutto dal creare la piattaforma, quindi poter leggere dovunque ti trovi. Continuare la lettura ma con l’idea di offrire qualcosa di diverso, qualcosa di più di una libreria digitale, non il solito reader ma un punto di riferimento perché non esiste ancora oggi un modo per rimanere aggiornato sulle uscite, forse qualcosina nell’ultimo tempo è uscita, però mancava del tutto.

Da appassionato comunque leggo fumetti, quando hai l’uscita devi sempre vedere quello che esce, quello che non esce, andare in fumetteria, avere la lista. Era un qualcosa che poteva essere utile a me, ma soprattutto a tutti, qualcosa che ho a portata di mano. Zipaki vuole diventare la piazza di scoperta, di aggiunta, di informazione, di comunicazione e molto altro. Molto grande, molto ambizioso, però piano piano lo portiamo avanti.


Il digitale solleva un po’ di domande, essendo fondamentalmente una novità. Tuttavia, il passaggio al digitale è già stato intrapreso nel mondo dei libri, mentre per i fumetti la cosa risulta estremamente più difficile, lenta e in grado di suscitare molte perplessità. Come mai, secondo te, è così difficile questo passaggio? Come mai esiste questo dualismo tra il libro e il fumetto?


–Noi di Zipaki crediamo nel digitale come un’espansione, un’estensione del cartaceo, non è qualcosa che deve andare in sostituzione. Io leggo i cartacei, continuo ad acquistare i cartacei, ma comunque trovo estremamente comodo avere la copia in digitale, molti fumetti preferisco leggerli in digitale, perché ti danno quella comodità di lettura che nel cartaceo non hai. Poi, diciamocelo, il cartaceo lo leggi, lo metti sulla libreria in alto e poi magari lo vuoi rileggere, ma adesso è in fondo e da andare a recuperare. Invece, il digitale lo hai subito.

Quindi noi crediamo molto nel digitale da questo punto di vista, non come una sostituzione, di cui molti hanno paura. In Italia lavoriamo insieme agli editori per migliorare questa concezione del digitale e offrire sempre più serie e contenuti.

ZipakiUn libro su Kindle lo puoi leggere sia tramite app che sul vero e proprio Kindle, più piccolino rispetto a un tablet. Invece per i fumetti ho sempre letto da tablet perché effettivamente è il modo migliore per godersi un fumetto digitale. Fumetti da smartphone sono nati e sono appunto i webcomics. Quelli nascono per essere letti da smartphone e quindi hanno una lettura perfetta, ottimale e allora in quel caso funzionano molto bene anche i contenuti digitali. Al momento in Italia non ne abbiamo molti di webcomics in italiano, quelli che ci sono ovviamente sono disponibili in inglese e ci sono le persone che li leggono.

Invece un manga classico, un fumetto classico, che ha uno stile, un layout di impaginazione completamente diverso, su uno smartphone risulta leggermente magari più scomodo perché devi zoomare in continuazione, risultano molto più piccoli di una pagina di un cartaceo. Il concetto su cui crediamo molto è questo: tu inizi a leggere a casa il tuo cartaceo, poi esci e sei nel tram, lo prendi e lo continui magari su un bel tablet, e anche comunque da smartphone per un viaggio o per uno spostamento, poi arrivi in un posto più comodo e continui a leggerlo dal tablet. È una continuazione di lettura.

Un’altra limitazione è che da computer è scomodo leggere. Noi abbiamo lavorato tantissimo sul lettore da computer rendendo la lettura a volte anche migliore di tutti quelli che sono gli altri dispositivi. In realtà, da web è scomodo perché molti leggono dai siti comunque illegali, che sono pieni di banner, pieni di pubblicità, è impossibile leggere. Con un lettore specifico sviluppato diventa tutto più comodo. Quindi perché l’utente dice che è meglio il cartaceo del digitale? Perché non c’è uno strumento. È come se io dovessi costruire una macchina con il martello e il legno, ovviamente sarebbe molto scomodo, se però io ti do uno strumento adatto, un servizio adatto per fare quella cosa, tu potresti cambiare idea, potresti renderlo interessante.


Mi hai già un po’ anticipata sull’altra domanda che ti volevo fare. L’altra problematica che suscita il digitale è appunto l’illegalità. Secondo te, nella battaglia tra l’illegale gratuito, seppur scomodo in determinati casi, e il legale più comodo ma a pagamento, in che modo il legale può vincere e se potrà mai, anche se sicuramente non in toto, scavalcare l’illegalità?


–La risposta potresti trovarla abbastanza banale, però se tu supporti il mercato, il mercato ti risponde offrendoti nuovi servizi, offrendoti quello che tu chiedi. Se invece tu non supporti il mercato, quel mercato non può crescere. Quindi, supportare la legalità significa supportare il mercato e con la possibilità che nascano nuovi servizi. Il motivo per cui in Italia siamo dietro sul digitale è perché quando gli editori in passato hanno sempre provato a portare il digitale, non c’è mai stato il supporto, quindi purtroppo è difficile.

Ti prendo un esempio: Crunchyroll. Crunchyroll in Italia, sei, sette, otto anni fa, ma forse non serve andare così indietro nel tempo, era di nicchia. Molti continuavano a guardare gli anime sui siti pirata perché: “come mai devo pagare per guardare gli anime, c’è il sito che li fa uscire in contemporanea”. Però poi le persone hanno cominciato ad apprezzare i servizi che offriva Crunchyroll, a credere nel servizio e a capire che “se effettivamente lo supporto, magari usciranno delle cose interessanti” e ora Crunchyroll è diventato il punto di riferimento per tutti gli appassionati.

Ha portato una cosa che l’utente italiano pensava non potesse mai avvenire, cioè i doppiaggi in tempo reale o anche a distanza di una settimana. È un avanzamento incredibile. Avviene perché è Crunchyroll che ci crede di più? Che spende di più? Questo sicuramente, però ha una risposta dal punto di vista dell’utente, che ha creduto nel servizio che quindi è migliorato, e allora aumentano gli investimenti e quindi aumentano i servizi.

La legalità del servizio è importante per ampliare l’offerta, portare nuovi servizi, comodità. Per esempio, uno tra i servizi che noi puntiamo a portare avanti è il simulpub. È molto difficile, però lavoriamo appunto per portare la lettura dei capitoli in lingua italiana, quasi in contemporanea con altri paesi. Però per fare questo c’è bisogni di avere un supporto da parte degli utenti, una crescita. I licenzianti degli altri paesi devono avere delle garanzie, che possono essere date se c’è supporto da parte degli utenti.


Perciò si può dire che questa piattaforma è volta alle persone che sono abbastanza mature da capire ciò di cui mi hai appena parlato? Penso, per esempio, a un ragazzo giovane il cui genitore si rifiuta di comprare fumetti, potrebbe essere spinto verso l’illegalità in quanto unico mezzo che possiede.


–Sicuramente serve un po’ di maturità da parte dell’utente, però noi cerchiamo sempre di venire incontro. Per esempio, una cosa che abbiamo fatto è permettere l’anteprima gratuita di tutte le serie per farsi un’idea sul contenuto. Poi, i prezzi del digitale sono sempre inferiori rispetto al cartaceo, sempre ridotto di un buon 30/40%. A volte può sembrare poco. Un volume costa 3€ in digitale, potrebbe sembrare molto, ma un volume cartaceo uguale costa molte volte il doppio. Perciò, spendo 20€ e compro quattro volumi cartacei, spendo 20€ in digitale e ne compro otto. Quindi, in realtà, il risparmio c’è.

Proprio per il concetto di servizi, stiamo puntando a introdurre un abbonamento, che può aiutare magari i più giovani che non hanno molti soldi a leggere più facilmente. Sull’abbonamento stiamo lavorando da maggio dell’anno scorso con gli editori. A volte sembra che non vogliamo portarlo, ma in realtà è un discorso molto complesso che riguarda tante persone. È una filiera molto lunga, ma ci stiamo lavorando per riuscire a portare l’abbonamento sul sito. Ora è un po’ presto per parlare, dobbiamo capire se ci riusciremo e in quali modalità, però speriamo di dare presto delle notizie in merito.

Purtroppo è molto difficile, però quello che cerchiamo di fare è comunque dare un servizio sempre più aperto, sempre nuovo, qualcosa che non c’è. Perciò andiamo a favore degli utenti, cerchiamo di andargli incontro, motivo per cui noi chiediamo dei feedback. Quindi, qui mi lego anche al concetto di prima: credere nel mercato significa avere nuovi servizi, il mercato ti risponde con cose belle.


Dietro a questo progetto c’è anche un pensiero di impatto ambientale, economico ed effettivamente pratico? Considerando soprattutto il problema sollevato dalla crisi della carta e il conseguente aumento dei prezzi effettuato da alcune case editrici negli ultimi anni.


–Zipaki in realtà si chiama Zipaki Srl Società Benefit. Mi hai dato proprio un assist clamoroso perché noi crediamo molto nell’ambiente. Abbiamo varie attività, vari servizi che vorremmo offrire proprio a favore dell’ambiente perché il digitale garantirebbe un abbassamento dell’impatto ambientale. Non c’è l’utilizzo della carta, ma non solo della carta in sé, ma anche dello stampo. La carta bisogna realizzarla e richiede dei combustibili fossili, dev’essere trasportata, stampata, portata nelle librerie. Questo grosso meccanismo può essere tagliato dal digitale, risparmiando parecchio.

Stiamo già parlando con vari enti per poter piantare nuovi alberi e rimboscare le zone più disagiate. Inoltre, quando andiamo alle fiere scegliamo sempre materiale riciclato. Per esempio, quando siamo andati alla fiera Games Week di Milano, sia i volantini che le sacche che abbiamo distribuito erano in materiale riciclato perché anche nelle piccole cose cerchiamo di fare attenzione. Per il futuro, vogliamo puntare a diventare sempre più green e lanciare un bel messaggio. Non ne abbiamo ancora parlato direttamente perché richiede dei servizi e l’utente deve credere nel brand.

Per capirci, un po’, come un Humble Bundle, un sito web che non è famoso ma che permette di acquistare dei beni e poi l’utente può fare un’offerta libera, che andrà ad enti benefici. Noi abbiamo intenzione di fare una cosa simile, quindi che l’utente acquista e decide di devolvere una parte dell’acquisto per queste associazioni, così che noi possiamo partecipare attivamente.

In Italia abbiamo due o tre associazioni che si occupano del piantare alberi in zone deforestata, ma ce ne sono anche a livello europeo. Tuttavia, noi puntiamo soprattutto all’Italia, al migliorare la situazione italiana. Speriamo di riuscire a implementarla il prima possibile e comunicarla agli utenti nel minor tempo possibile.


Una domanda un po’ più leggera: sai per caso quale abitante dei vostri “pianeti” (manga, comics graphic novel eccetera) è più propenso ad usare la piattaforma? Inoltre, leggevo commenti su Instagram di molti che si lamentavano, probabilmente ignari della difficoltà della cosa, della mancanza del pianeta DC.


–In realtà al momento la situazione è molto bilanciata, non c’è qualcosa che spicca. Al momento in catalogo predominano le saghe Comics, non mancano manga e graphic novel. Cerchiamo sempre di più di ampliare il catalogo veramente quotidianamente. Se proprio andiamo a prendere i dati, i comics vengono letti di più, ma perché ci sono più comics e quindi la persona trova più facilmente quello che gli interessa, anche se comunque rimangono bilanciati.

Noi ci basiamo sempre su quello che ci offre l’editore italiano. Al momento il pianeta DC non è disponibile perché appunto non è digitalizzato da parte dell’editore. Purtroppo c’è sempre qualcosa di più grande che richiede sempre molto tempo, però speriamo di poterlo aggiungere in futuro.


Mi dicevi che il pubblico un po’ più restio a provare la piattaforma è quello dei manga. Può essere legato anche ad un fattore economico, dato che i manga costano generalmente di meno?


–Come accennato prima, c’è un buon equilibrio tra chi preferisce leggere manga e chi invece opta per i fumetti. Gli appassionati di manga sono particolarmente entusiasti della nostra piattaforma, e ci stiamo impegnando per ampliare costantemente la nostra offerta. Va notato che, pur essendo il manga cartaceo più conveniente rispetto ai fumetti, garantendo un maggiore accesso, l’opzione digitale offre comunque un significativo risparmio.

ZipakiVediamo comunque tantissimi utenti che leggono tantissime anteprime, veramente centinaia di anteprime di fumetti, il che è positivo. Mi ricordo che c’è stato un utente che ci ha scritto in privato, un utente che leggeva manga ma tramite la piattaforma ha scoperto le graphic novel, si è appassionato e ha detto che il primo acquisto di una graphic novel lo ha fatto sulla piattaforma. Questo ci fa molto piacere perché uno dei nostri obiettivi è permettere all’utente di scoprire. Il manga è bello, però è bello proprio il fumetto in sé, cioè leggere qualunque tipo di autore e scoprire modi di pensare diversi. Ci sono veramente delle perle purtroppo nascose che noi intendiamo far emergere. Lo facciamo anche sui social con i giochi ad esempio, al fine di far conoscere nuove serie.

I comics americani tendono molto a fare varie versioni di quel fumetto, quindi un utente nuovo potrebbe non avere chiaro da cosa iniziare a leggere. Infatti, noi stiamo cercando di potenziare le playlist che abbiamo già in piattaforma, proprio per dare un aiuto agli utenti. Ci sono dei fumetti molto molto belli e il comics americano ha la particolarità di essere colorato, un bel plus che ti permette di entrare nelle tavole in maniera più empatica, con disegni veramente stupendi che meritano di essere letti, non solo della Marvel, ma anche per esempio di The Witcher. I fumetti sono belle aggiunte, con alcune cose inedite che trovi solo nei fumetti. Se sei un appassionato, ritrovi quelle informazioni, quegli approfondimenti che sono piacevoli.

Un altro esempio, desso che uscirà Dune, la panini è uscita con altri 3 volumi di Dune che vanno ad approfondire un po’ la storia anche del film, quindi noi puntiamo molto su queste cose: tu hai letto una cosa e scopri che c’è di più.


Come ultima cosa volevo chiederti se tu avessi qualcosa da dirmi, se c’è qualche progetto futuro o qualcosa che vuoi che sappiamo.


–Noi in realtà abbiamo veramente tantissimi progetti futuri. Quello che al momento è la piattaforma ti posso dire che è solo un 20% di quello che dovrebbe essere. Ancora tantissime idee, tantissime partnerships sono in sviluppo per diventare quell’Hub di riferimento, quella piazza di scoperta, di condivisione della passione per il fumetto. Al momento è ancora un pochino presto per parlare, però ti posso dire che arriverà a breve il calendario per poter rimanere aggiornati su tutte le uscite. Introdurremo finalmente la parte di community che era presente nella beta di quest’estate, però poi abbiamo pensato di fare una ristrutturazione per migliorare alcune cose.

Abbiamo un futuro, ci sono tante altre partner e funzionalità, quest’anno ne abbiamo parecchie in ballo e speriamo di riuscire almeno a renderle pubbliche il prima possibile. Lavoriamo veramente instancabilmente tutti i giorni con editori, partner, distributori proprio per rendere possibile qualcosa che in Italia non c’è.

Nella prima parte di community che andremo a rilasciare nelle prossime settimane/mesi sarà possibile lasciare i commenti direttamente al volume, lasciare recensioni scritte, consigliare serie e tante altre funzionalità legate alla parte di community. Un po’ alla Crunchyroll ma un po’ più visibile, dato che abbiamo intenzione di rendere l’utente parte attiva della piattaforma. Stiamo cercando di sviluppare un modo in cui l’utente fa una recensione e si sente orgoglioso che quella recensione sia lì, che gli altri la possano leggere, che sia uno strumento valido anche per gli altri di scoprire delle serie. Cerchiamo di inserire le funzionalità in un contesto per l’utente, come potrebbe essergli utile, come la vorrebbe.

Il calendario non è legato al concetto di simulpub di cui ti parlavo prima, su cui stiamo lavorando ma è un lavoro veramente lungo. Quello è un nostro obiettivo, ovvero portare i capitoli in stile Jump direttamente su piattaforma e ovviamente tutto legalizzato, in italiano. È, ripeto, molto difficile, ma è il nostro fine ultimo diciamo, ci piacerebbe molto poter portare quelle funzionalità in Italia.

Queste sono solo due delle funzionalità che usciranno ma, ti ripeto, ce ne sono tantissime altre, alcune proprio impensabili per gli utenti su cui però puntiamo molto, perché potrebbero offrire veramente un modo inedito di affrontare il fumetto digitale.

Se siete interessati a seguire il progetto portato avanti da Zipaki e scoprire tutte le novità future, potete effettuare l’accesso alla piattaforma e immergervi nel nuovo mondo del fumetto digitale!

#INBREVE

Intervista Zipaki

Abbiamo intervistato Giuseppe Papaluca, CEO di Zipaki, la start-up italiana che si propone di aprire le porte di una nuova dimensione digitale nell’ambito del fumetto. Abbiamo parlato della nascita e dello sviluppo del progetto, dei vantaggi  e dei dubbi suscitati dal fumetto digitale in Italia e, soprattutto, del futuro di una piattaforma assolutamente rivoluzionaria!

Studentessa brianzola di 22 anni. Frequento Mediazione linguistica e culturale presso l'Università Statale di Milano. Da circa dieci anni coltivo una grande passione per il mondo animanga. Questo interesse con il tempo si è ampliato alla lingua e alla cultura asiatica, il che mi ha portato a scegliere come lingue di studio il cinese e il giapponese. Per circa sei mesi ho lavorato come commessa in una fumetteria. Inoltre, durante il quarto anno di liceo linguistico ho vissuto a Phoenix in Arizona per dieci mesi.

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