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Il peso del mondo – il videogioco Nier: Automata

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Nier: Automata

Una perla dalla natura ancora misteriosa. Una storia che infrange le regole della narrazione arrivando dritta al cuore. Un capolavoro videoludico creato dalla stramba mente di un uomo che ha rivoluzionato tutto ciò che pensate di sapere sui videogiochi. Ecco a voi Nier: Automata, l’ultima opera del maestro Yoko Taro.

Nier: Automata, un gioiello del mondo videoludico, danza con grazia sul palcoscenico virtuale, catturando l’anima con la sua eleganza incantata. Anno 2017, un capolavoro viene plasmato dalle mani abili di PlatinumGames e donato al mondo da Square Enix. E ancora oggi, il suo splendore perdura, illuminando le menti e gli occhi dei giocatori con una maestosità senza eguali.


Trama


La trama si dipana come una sinfonia intricata, in cui gli androidi Yorha 2B, 9S e A2 si ergono come eroi solitari in un mondo sconvolto. I loro destini intrecciati si rivelano in un crescendo di emozioni e rivelazioni profonde, mentre affrontano l’invasione implacabile delle macchine senz’anima. Domande sorgono come fiamme danzanti: qual è il significato dell’esistenza umana? Cosa distingue il freddo metallo dalla calda vitalità? Il gioco si fa filosofia, facendo leva sulle corde più intime della nostra coscienza.

Andando più nel concreto Nier: Automata ci trasporta in mondo post-apocalittico dove interpretiamo i già citati androidi 2B, 9S e A2. È un viaggio epico nella complessità dell’anima umana, in un mondo dilaniato dalla distruzione e popolato da macchine. La trama si svela come un intricato puzzle, che trascina i giocatori in un turbinio di emozioni e riflessioni profonde. Si, perchè è proprio un puzzle quello a cui ci approcciamo nel momento in cui giochiamo a Nier: Automata, basti pensare che il gioco prevede numerosi finali multipli man mano che progrediamo. Questa è una delle prime e geniali trovate del Director Yoko Taro. Esso infatti conta 5 finali “canonici” riguardanti la trama più altri 21 extra. In totale potremo giungere ai titoli di coda in ben 26 modi differenti (26 come le lettere dell’alfabeto).

Attraverso i diversi capitoli del gioco, otteniamo una visione più ampia della storia e delle sue ramificazioni, che si estendono attraverso il tempo e lo spazio. Le rivelazioni si susseguono come colpi di scena, svelando segreti e verità che mettono in discussione ogni certezza non solo ai fini della trama, ma sull’esistenza stessa… anche la nostra.


Oltre il gioco


Nier: Automata ha la straordinaria capacità di spingerci a interrogarci su noi stessi e sul mondo che ci circonda. Si affrontano temi profondi come l’identità, la solitudine, la ricerca di uno scopo e il significato dell’esistenza stessa. Ogni personaggio, anche il più effimero, è delineato con cura e complessità, contribuendo alla ricchezza di questa narrazione straordinaria. E’ un caleidoscopio di emozioni e riflessioni che spinge i giocatori a indagare sulla propria umanità. Attraverso le vicende dei suoi protagonisti, si sollevano domande profonde e si svelano verità nascoste, creando un’esperienza narrativa coinvolgente e straordinaria.

Yoko Taro

Yoko Taro con la sua maschera. Fotografo Patrick Lum/ The Guardian


Gameplay


Definire il gameplay di Nier:Automata è una cosa tanto ardua quanto sfidante. Sulla carta si tratta di un action rpg ma vi accorgerete fin dalle primissime ore di gioco che tutto ciò che credete di aspettarvi verrà presto smontato. Si, perchè Nier: Automata può esser definito più un ibrido, che presenta fasi Action seguite da fasi Platform per poi trasformarsi in un gioco in stile isometrico. Entrando più nello specifico delle meccaniche di gioco: Nier: Automata si presenta come un gioco d’azione con una visuale in terza persona.

Il sistema di combattimento è molto dinamico ed è composto da attacchi leggeri, attacchi pesanti, attacchi dalla distanza e schivate. Queste ultime se seguite con il giusto tempismo daranno spazio a una spettacolare animazione che lascerà al giocatore la possibilità di contrattaccare. La capacità dei ragazzi di PlatinumGames di costruire un combat system solido e divertente è evidente agli occhi di tutti. Schivate millimetriche per evitare i tanti attacchi nemici, contrattacchi, cambio delle armi istantanee e combo spettacolari rendo i combattimenti uno spettacolo per gli occhi e una sfida continua, ma appagante, per il giocatore. Durante gli sconti non sarete mai soli.

2B and 9S

2B, 9S e Pod – PlatinumGames


Mai soli


Ad accompagnarvi ci sarà sempre il fedele Pod, un robottino fluttuante che vi fornirà supporto. Inizialmente sembrerà una risorsa utile per lo più dalla distanza ma con l’avanzare dei progressi acquisirà sempre più skills utilizzabili in battaglia. Impossibile non pensare al suo predecessore nella saga – il buon vecchio Grimoire Weiss del primo Nier. Il nostro fedele compagno fluttuante avrà a disposizione una serie di abilità offensive come laser, bombardamenti a tappeto, ma anche abilità difensive come scudi o di supporto.

Il comparto ruolistico del gioco gira proprio intorno al pod, tramite il quale si possono scegliere una lista di chip acquistabili utili a modificare i parametri del nostro personaggio, così come opzioni quali l’eliminazione in toto o la personalizzazione dell’interfaccia. Vi segnaliamo inoltre che durante il gioco potrete trovare altri 2 pod sparsi per la mappa, quindi occhi aperti e cercateli bene! Ottenerli tutti e 3 vi darà accesso a nuove meccaniche oltre che alla possibilità di utilizzare una versione potenziata dei poteri davvero devastante – basta tenere premuto il tasto dedicato.

Come anticipato Nier: Automata può esser definito come un ibrido. Al suo interno non è raro imbattersi in giochi all’interno del gioco. In alcune sezioni ci troveremo a vestire i panni di grandi Robot dal moveset unico, in altre ci sembrerà di giocare a vecchi titoli da sala giochi con visione dall’alto. Su questo aspetto non ci spingiamo oltre per evitarvi grandi sorprese.

Una pecca che ci sentiamo di segnalare riguarda le boss fight. Senza ombra di dubbio le capacità offensive degli Yorha è elevatissima essendo androidi programmati per il combattimento ma ci saremmo aspettati scontri un po’ più impegnativi contro i boss. Ci è sembrato che la componente visiva abbia preso il sopravvento sul livello di sfida. Ovviamente per gli amanti della difficoltà basterà settare il livello di sfida su “hard” per godersi battaglie ancor più stimolanti.

E in caso di GAME OVER? In questo caso come ci insegnano i soulslike dovremo recuperare il nostro corpo nel punto in cui siamo stati sconfitti, in caso contrario potremo dire addio ai chip equipaggiati e rianimarlo usandolo come alleato temporaneo. Se giocherete online inoltre potrete imbattervi nei corpi degli altri giocatori dai quali potrete raccogliere alcuni bonus.


Memorie di mondo decaduto


Per quanto riguarda l’esplorazione abbiamo una vasta mappa open world da girare in lungo e in largo riempita sporadicamente da gruppi di nemici, loot da raccogliere e missioni secondarie da portare a termine. proprio su queste ultime ci soffermiamo un attimo. Le side quest non brillano per divertimento o approfondimento della trama. Si tratta di missioni abbastanza basilari, caratterizzate però da divertenti situazioni figlie della mente geniale di Yoko Taro e da sporadiche sotto-trame valide e interessanti. L’umorismo di alcune sezioni di gioco non viene meno durante l’esplorazione o le missioni secondarie portando il giocatore a imbattersi in scenari costruiti ad hoc per tendere un vero e proprio dispetto nei confronti di chi ha il pad in mano. Da Yoko Taro ci si può aspettare questo ed altro.

L’esplorazione aperta della mappa non risulta spiacevole soprattutto se in sottofondo ci godiamo la splendida colonna sonora di cui parleremo più avanti e di cui approfondiremo la maestosità in un articolo dedicato. Correre per le suggestive praterie della mappa non risulta pesante data la velocità straordinaria degli Yorha e data la possibilità di cavalcare cinghiali e alci che se parliamo di velocità sono assolutamente imbattibili. La sensazione provata camminando qua e la per la mappa di gioco è stata proprio quella di respirare un possibile scenario post apocalittico dove la natura si riprende i suoi spazi aggredendo palazzi, strade e complessi. Il nostro pod ci permetterà poi di planare da grandi altezze dandoci la possibilità di goderci maestosi panorami dalla cima degli edifici più alti. Qui, però, Nier: Automata mostra il fianco debole.


Trofei


I nostri amici completisti troveranno ben 48 trofei ad attenderli. La sfida richiesta per ottenerli tutti è alquanto ardua. Non solo si dovranno sbloccare i 5 finali della trama oltre ai finali extra, ma dovrete ottenere anche tutte le armi e potenziare al massimo i pod. Questo richiederà un ammontare di ore importante per raggiungere la tanto agognata vetta del trofeo di platino. Ma davvero pensavate che non ci sarebbe stato lo zampino di Yoko Taro anche qui? Ebbene il Director ha deciso di darvi la possibilità di acquistare i trofei. Avete capito bene. Potrete ottenere i trofei comprandoli tramite una valuta interna al gioco (tranquilli, non esistono micro-transazioni in Nier: Automata). Che sia questo un metodo di Taro per esprimere il suo pensiero nei confronti della trascurabilità dei trofei? Giocate, immergetevi nel mondo di gioco, godetevelo come meglio credete senza pensare troppo all’ottenimento dei trofei.


Comparto Grafico


Da punto di vista tecnico Nier: Automata non centra il bersaglio, complice un budget risicato a disposizione del team di sviluppo, c’è da ricordarlo. Graficamente notiamo lacune sia per quanto riguarda la qualità delle texture che per quanto riguarda i poligoni. Esplorare è si piacevole, tranne quando incappiamo in fenomeni di pop in di elementi che ci spuntano letteralmente davanti mentre corriamo. La vegetazione non è delle migliori e il campo visivo ci sembra limitato.

Nonostante tutti questi elementi non proprio eccellenti, il gioco presenta inoltre un frame rate altalenante anche sulle console più performanti come Playstation Pro. La cosa ci lascia stupiti, in quanto paradossalmente durante le fasi più adrenaliniche il frame rate pare stabile, mentre nell’esplorazione di una mappa che non è affatto piena o ricca di elementi a schermo abbiamo cali visibili. Saranno state le scadenze troppo strette o il già citato budget limitato, fatto sta che in quanto a ottimizzazione Nier: Automata non brilla proprio. A salvare la situazione ci pensa una direzione artistica encomiabile e delle animazioni fluidissime di qualità davvero alta.

Panorama

Un mondo decaduto – PlatinumGames


Comparto sonoro


Se c’è qualcosa che di questo titolo ci ha catturato e travolto come un fiume in piena è sicuramente il comparto sonoro. parliamo di un ottimo sound design, un doppiaggio soprattutto in lingua giapponese che non lascia spazio a dubbi ma torneremo a parlare dei tecnicismi a breve. Vogliamo soffermarci invece su ciò che realmente smuove le emozioni passando per il senso dell’udito: la colonna sonora.

La colonna sonora di Nier: Automata, composta da Keiichi Okabe, è un capolavoro che si distingue per la sua bellezza e la sua capacità di coinvolgere emotivamente il giocatore. Le tracce musicali spaziano da melodie epiche e potenti durante i combattimenti a pezzi malinconici e commoventi durante i momenti più riflessivi del gioco. L’uso di cori, strumenti orchestrali e sonorità elettroniche crea un’atmosfera unica, trasportando il giocatore in un mondo surreale e ipnotico.

La colonna sonora di Nier: Automata si integra perfettamente con la narrazione e le tematiche del gioco, amplificando l’impatto emotivo delle scene chiave. Ogni nota accompagna magistralmente ogni momento di trama. Come un sarto che disegna su misura un abito, così Keiichi Okabe è in grado di far calzare ogni traccia al momento visto su schermo. E non scherziamo quando diciamo che sentirete brani che cambiano intensità, tono, ritmo in base alle zone di mappa che esplorerete o in base al momento che starete vivendo. Non vogliamo darvi troppi spunti perché pensiamo che sia una bellissima sorpresa scoprirne i dettagli, ma se vorrete potrete leggere un nostro approfondimento sulla colonna sonora di Nier: Automata.


Sound Design


Dal punto di vista tecnico non abbiamo nulla da criticare al gioco. I suoni delle battaglie sono ben riprodotti e danno l’idea di esser circondati da macchine. Inoltre, l’impatto delle armi rende bene l’idea dal punto di vista sonoro. I suoni contribuiscono in modo significativo all’immersione del giocatore nel mondo di gioco. Ogni azione, che si tratti di un colpo di spada o di un salto, viene accompagnata da un suono accuratamente progettato, che conferisce un senso di immediatezza e realismo alle azioni dei personaggi. Inoltre, gli effetti sonori ambientali sono ricchi di dettagli e contribuiscono a creare un mondo credibile e vivo. L’audio dei passi, del vento e degli altri elementi dell’ambiente di gioco si fondono armoniosamente, creando una sensazione di immersione totale.

Durante il gioco si avverte una costante attenzione ai dettagli nell’audio, che enfatizza le dinamiche dell’azione. Ad esempio, quando un nemico si avvicina o quando il giocatore è in pericolo, l’audio reagisce di conseguenza, creando un senso di tensione e anticipazione. Inoltre, l’uso di effetti audio non convenzionali, come la distorsione o la manipolazione dei suoni, aggiunge un tocco di stravaganza al design sonoro, che si adatta perfettamente all’atmosfera surreale del gioco.

Il doppiaggio di Nier: Automata in lingua originale (giapponese) è di altissima qualità e dona vita ai personaggi in modo eccezionale. Le voci dei protagonisti e dei comprimari sono interpretate con maestria, trasmettendo le emozioni e le sfumature dei loro caratteri in modo convincente. Ogni personaggio ha una voce distintiva e memorabile, che li rende immediatamente riconoscibili. Il lavoro dei doppiatori contribuisce in modo significativo all’empatia che il giocatore sviluppa nei confronti dei personaggi, aiutando a rendere l’esperienza di gioco ancora più coinvolgente. Il doppiaggio è disponibile in giapponese e in inglese mentre i testi prevedono anche la lingua tedesca, francese, italiana e spagnola.


Tirando le somme


Giungiamo alle fasi conclusive di questo bellissimo viaggio. Un viaggio iniziato nel momento in cui abbiamo inserito il disco di Nier: Automata nella console e che termina con queste ultime battute di una recensione difficile. Non per la complessità del gioco in sè ma per la difficoltà nel mettere nero su bianco le tante emozioni provate nelle 25-35 ore passate in compagnia degli Yorha 2B, 9S e A2.

Non ci resta che ringraziare PlatinumGames per il lavoro svolto, Square Enix per averlo pubblicato… e lei Signor Yoko Taro per averci regalato questa sua opera che ci rimarrà per sempre nel cuore.

4

#INBREVE

Nier: Automata è un ibrido che comprende diversi stili di gioco. Parliamo di un opera videoludica complessa, creata dalla mente del Director Yoko Taro che stravolgerà tutto ciò che credete di sapere sulla natura di un videogioco. Al netto di qualche pecca tecnica, soprattutto nel comparto grafico, Nier: Automata è un gioiellino che non può passare inosservato. Un tripudio di intrecci narrativi, un gameplay variegato e una colonna sonora che rimarranno impressi nel cuore di molti appassionati ma non solo. Un prodotto che, forse, con un po’ di tempo in più e un budget più sostanzioso sarebbe potuto essere migliore. Vi diamo un consiglio, non sottovalutate questo titolo e aspettatevi di tutto.

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