Connettiti con noi

Anime

Studio Ghibli: Palma d’oro onoraria al 77º Festival di Cannes

Pubblicato

il

Studio Ghibli riceve la palma d'oro onoraria
Lo studio si unisce, così, ai grandi della 7ª arte che il festival celebra ogni anno

L’edizione di quest’anno del Festival di Cannes rende omaggio ad una leggenda del cinema, consegnando la Palma d’Oro onoraria allo Studio Ghibli. Si tratta della prima volta nella storia della manifestazione che il premio viene consegnato ad un collettivo.

“Per la prima volta nella sua storia, non è una persona ma un’istituzione che desideriamo celebrare”, sottolineano, infatti, Iris Knobloch, Presidente del Festival di Cannes, e Thierry Frémaux, Delegato Generale. “Come tutte le icone del cinema, questi personaggi popolano i nostri immaginari di universi ricchi di colore e di racconti sensibili e impegnati. Con Ghibli, l’animazione cinematografica giapponese si vive come una delle grandi avventure della cinefilia, tra tradizione e modernità”.

Toshio Suzuki e la Palma d'Oro Onoraria allo Studio Ghibli

Toshio Suzuki, co-fondatore dello Studio Ghibli, ha, dunque, dichiarato:

“È un grande onore e sono felice che lo studio riceva la Palma d’oro onoraria. Ringrazio di cuore il Festival di Cannes. Quarant’anni fa, Hayao Miyazaki, Isao Takahata e io abbiamo creato lo Studio Ghibli con l’obiettivo di offrire film d’animazione di alta qualità per bambini e adulti di tutte le età. Oggi, gli spettatori di tutto il mondo possono vedere i nostri film e molti visitatori vanno al Museo Ghibli a Mitaka e al Parco Ghibli per scoprire di persona l’universo dei nostri film. Abbiamo percorso molta strada affinché lo Studio Ghibli diventasse così importante. Anche se Miyazaki e io stiamo invecchiando, sono sicuro che lo Studio Ghibli continuerà a affrontare nuove sfide, guidato da team che perpetueranno lo spirito dell’azienda. Sarò lieto se continuerete ad interessarvi ai nostri progetti.”

Il festival e l’animazione

Questa manifestazione culturale, nota a tutti e nata nel 1946, ha esplorato già dai primi anni il mondo dell’animazione cinematografica. L’anno di fondazione, infatti, vide la partecipazione di alcuni cortometraggi di Walt Disney, mentre l’anno successivo fu il turno di Dumbo.

Nel 1953, Walt Disney in persona accompagnò Peter Pan sulla Croisette, mentre René Laloux si aggiudicò il Premio Speciale della Giuria, nel 1973, per il suo primo lungometraggio, La Planète Sauvage (Il Pianeta Selvaggio).

I 30 anni successivi non videro spesso la presenza di titoli d’animazione, che, però, tornarono alla carica nel 2001 con Shrek, l’amato titolo della DreamWorks Animation. Il 2004, invece, premiò sia Shrek 2 sia Ghost in the Shell 2: Innocence. Da allora molti altri titoli hanno ottenuto riconoscimenti, tra di essi Persepolis (2007), Inside Out (2015) ed il più recente Elemental (2023).

Lo studio Ghibli in breve

La storia di quest’icona giapponese è iniziata 40 anni fa, quando, a seguito dell’enorme successo riscosso da Nausicaä della Valle del Vento, Hayao Miyazaki, Isao Takahata, Toshio Suzuki e Yasuyoshi Tokuma riuscirono a coronare il loro sogno di fondare un loro studio cinematografico.

I film realizzati sono tra i più visti ed amati nella storia del Giappone, veri e propri capolavori che hanno conquistato il cuore del pubblico. Già nel 1988, lo studio si è distinto con l’uscita simultanea de Una Tomba per le Lucciole e Il Mio Vicino Totoro, due indiscussi successi che hanno segnato il futuro della società. Il simpatico Totoro, infatti, è addirittura diventato il simbolo dello studio stesso.

Forte della buona riuscita dei precedenti progetti, già nel 1992 la casa di produzione riuscì a finanziare i propri lungometraggi, come Porco Rosso. I primi anni videro uscire opere esclusivamente realizzate da Miyazaki e da Takahata, ma, a poco a poco, iniziarono ad emergere anche giovani autori, come Goro Miyazaki e Hiromasa Yonebayashi.

In oltre quattro decenni di impegno e con più di una ventina di lungometraggi all’attivo, tra cui l’ultimo uscito Il Ragazzo e l’Airone, lo Studio Ghibli ha incantato gli spettatori con le sue opere. I suoi lavori, intrisi di poesia e bellezza, sono spesso portatori di chiari messaggi umanistici ed ecologici.

Il successo raggiunto, anche a livello internazionale, ha portato alla realizzazione, nel 2001, di un Museo Ghibli, situato a Tokyo. Lo scopo dell’esposizione è di valorizzare il lavoro dell’animatore, il ricco patrimonio dello studio e mostrare i cortometraggi realizzati, cosà da rivendicare l’importanza culturale dello studio. Nel 2022, inoltre, è nato il Parco Ghibli, che ha trovato ospitalità nella prefettura di Aichi.

Fonte :
Advertisement

follow us

Trending