Behaviour Interactive: licenziamenti per il team di Dead By Daylight
La notte non è ancora passata
Puntuale come al solito, purtroppo, arriva l’ennesima notizia riguardante ristrutturazioni aziendali e licenziamenti. Stavolta tocca ai dipendenti di Behaviour Interactive, sviluppatori del giocatissimo Dead By Daylight. La compagnia, infatti, ha annunciato il licenziamento di circa 95 professionisti, 70 dei quali assunti nella divisione Montréal, in Canada.
Il motivo dietro questa scelta sa di già sentito. Behaviour Interactive evidenzia come il taglio al personale fosse necessario in virtù di alcuni cambi di strategia e di una nuova vision aziendale. Inoltre, aggiunge, nessuna di queste iniziative influenzerà in alcun modo il supporto a Dead By Daylight.
Il team ha intenzione di effettuare questa ristrutturazione al fine di migliorare le divisioni che si occupano di prodotto, produzione, sviluppo del business e risorse di marketing. Ringrazia, infine, i 95 dipendenti per il lavoro svolto e sottolinea il supporto per i prossimi obiettivi che vorranno perseguire una volta fuori da Behaviour.
Al di là della loro punta di diamante, e cioè il già citato Dead By Daylight, il team sta collaborando con Supermassive Games per la realizzazione di “The Casting of Frank Stone“. Quest’ultimo risulta essere, ovviamente, un gioco horror, ambientato nel medesimo universo di Dead By Daylight.
Niente di nuovo, anche in casa Behaviour
Al di là delle notizie perpetue sui licenziamenti e sulle chiusure di altri studi, la stessa Behaviour Interactive è recidiva in questo senso. Già a gennaio, infatti, lo studio di Montréal ha tagliato 45 professionisti dalla sua forza lavoro, facendo quasi da apripista ad un’annata maledetta.
Nemmeno Square Enix, nome storico e, da sempre, punto di riferimento in quest’industria, è stata esente da queste ristrutturazioni. Anzi, in un preciso piano di rivoluzione aziendale, la divisione UK e quella USA sono state le più colpite. Stessa cosa per le già citate Riot Games, People Can Fly, Supermassive Games, EA, PlayStation, Unity e Twitch.
Speriamo, come sempre, che questa scia di licenziamenti possa terminare il prima possibile.
Classe '92 senza esserne pienamente consapevole, mi nutro di videogiochi, fumetti e prodotti video sin da quando ho memoria. Dato che non finirò tanto presto, perché non discuterne?