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Run away with me, girl: una storia di amore e fuga dalla delicata penna di Battan

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L’amore è il sentimento che più di tutti ci cambia, dentro e fuori, ed è vero soprattutto per le protagoniste di questa storia. Si inseguono, si desiderano, ma la vita le ostacola troppo spesso. Riuscirà l’amore a sconfiggere le avversità? Per scoprirlo, non si resta che leggere Run away with me, girl!

Sulla scia del Pride Month da poco concluso, recensiremo oggi una piacevole rivelazione sul panorama editoriale: Run away with me, girl. Edita da Star Comics e scritta e disegnata da Battan, la storia di Midori e Makimura è una tenera e malinconica finestra sulla triste realtà contemporanea, rappresentata da amori nascosti, repressi o rinnegati. 

Nel primo volume del manga (su cui ci soffermeremo), vengono presentate le due protagoniste liceali. Sono innamorate, si tengono per mano, mettono lo smalto dello stesso colore e saltano perfino la scuola per andare al mare insieme. Ben presto, però, il lettore realizza che non tutto è come sembra: le due non si vedono da dieci anni e la loro storia pare essere un lontano ricordo. Per una casualità del fato, improvvisamente Midori e Makimura si incontrano di nuovo, finché, in un mix di speranze e negazione, si troveranno a fare i conti con due vite molto diverse, ma che lottano per unirsi.

Analizziamo più nel profondo questa storia di amore e di fuga, realizzata dalla talentuosa Battan.


Una nota dolce-amare: Makimura, la disillusione e l’empatia

Attraverso i suoi disegni delicati e malinconici, Battan ci racconta una storia d’amore represso e dimenticato, pur con tutta la delicatezza che la contraddistingue.

Dopo essersi perse per dieci anni, dopo che Midori ha liquidato la loro storia perché “non adatta al di fuori del liceo”, Makimura ha vissuto nei ricordi per tutto questo tempo. Le vicende delle prime pagine esprimono quasi un rapido susseguirsi di ricordi: il liceo, l’amore segreto e la vita adulta di Maki, con un lavoro e un’amica virtuale. La co-protagonista sembra perciò una ragazzina, attaccata al ricordo del suo unico amore, che non riesce a lasciare andare, e caratterizzata da una personalità taciturna e abitudinaria.

Tuttavia, il lettore realizzerà subito come Maki, in realtà, sia così malinconica e sola soltanto perché non ha mai negato il proprio orientamento sessuale – tema centrale di Run away with me, girl. Sa di non voler sposarsi o fidanzarsi con un ragazzo, perché ha altri interessi; non vuole una famiglia con una persona qualsiasi soltanto per imitare le coetanee.

Run away with me, girl

Se il suo atteggiamento passivo, almeno all’inizio, appare confusionario, nel momento in cui Midori entra in scena ogni dubbio viene risolto: Maki simboleggia la vittima di una relazione liquidata con superficialità. È ferita, e nessuno è ancora riuscito a ricostruire il suo cuore. 


La paura di sé stessi e la negazione: Midori e la sua nuova vita

È interessante notare come la storia narrata in Run away with me, girl sia speculare a quella di moltissime persone là fuori: per paura dei pensieri e del giudizio degli altri, infatti, reprimiamo ciò che siamo realmente, fino ad autoinfliggerci del dolore.

Battan è davvero magistrale quando si tratta di parlare della sessualità di Midori, repressa davanti a tutti eccetto Maki. Midori, infatti, ci dà un’impressione pressoché opposta rispetto a quella della sua coprotagonista; in un certo senso, arriva addirittura a infastidirci nel suo fingere costantemente di essere felice.

Ma la sua vita privata – come si scopre durante la lettura – risulta tutto fuorché felice: il suo fidanzato è violento, nonostante sappia nasconderlo molto bene. È proprio questo il primo campanello d’allarme che suona nella mente del lettore: cosa spinge Midori a restare con questo individuo? Egli, seppur aggressivo, non la costringe a rimanere con lui…

La verità appare confusa: Midori desidera ardentemente una famiglia, ed è proprio questa ferma volontà che lha spinta a rinnegare la propria sessualità e ad accontentarsi di una storia mediocre – con un uomo, per giunta – nel tentativo di avere figli. Quello che resta da chiedersi è: un proposito simile appare davvero tanto sbagliato?

Run away with me, girl

Forse sì, forse no. Midori poteva sicuramente trovare un modo per mettere su famiglia con Maki, la ragazza di cui è sempre stata innamorata, nonostante siano passati molti anni e sia lei stessa a negare i propri sentimenti. Sono i pregiudizi a metterle i bastoni fra le ruote, ed è in questa difficoltà che emerge la personalità più autentica: ha paura di ciò che prova e degli altri, ma non ha la forza per cambiare tutto ciò.


Una storia di coraggio

Il coraggio sicuramente abbonda in Maki, ma scarseggia in Midori. Le loro vite, seppur opposte per questo disallineamento caratteriale, sono in realtà molto più legate di quanto sembri.

Midori non sarà in grado di prendere in mano la sua vita, certo, ma egoisticamente torna sempre da Maki in cerca di consolazione, nonostante sappia cosa provi la ragazza nei suoi confronti. È proprio questa dinamica a suscitare rabbia: Maki merita di meglio, ma sappiamo anche che Midori è vittima di una società opprimente e incapace di lasciare spazio alla libertà, al benessere fisico e a quello mentale.

Anche lei ha sicuramente bisogno di aiuto. Ma è giusto che glielo dia Maki? Non dovrebbe essere lei stessa a dover auto-accettarsi per prima?

Traspare anche questo dalla storia di Midori: una grande mancanza di amor proprio, quell’amore che ci permette di abbracciarci e farci pensare: “Sei perfettx così come sei, ti voglio bene, me stessx”.


Il gioco di parole che ci colpisce

Un piccolo dettaglio di non poco conto che Battan ci suggerisce, come un promemoria durante la lettura, è proprio il titolo, che ha un duplice significato.

Run away è quello che fa Midori alla fine del liceo, e che continuerà a fare per tutta la sua vita: i suoi desideri, la sua felicità, Maki, le sue responsabilità. Una vita in fuga, dunque, stancante e frustrante, che mai la porterà dove potrebbe essere veramente sé stessa e felice.

Run away with me, girl

Se però leggiamo il titolo per intero, il segreto è presto svelato: run away with me, girl esprime l’appello di Maki, che si rende conto di poter rendere la ragazza molto felice, molto più di quanto faccia il suo attuale fidanzato; in altri termini, una supplica che le viene dal profondo del cuore. Lei, che ha imparato a conoscersi e a volersi bene, a non provare vergogna, ci insegna continuamente cosa sia il vero amore per sé stessi, senza paura di “scappare”, se questo significa andare verso un’enorme felicità.

La storia del primo volume appare dunque un tantino complicata. Riusciranno le due ragazze a ritrovarsi? O si rincorreranno per sempre? Adesso spetta a noi avere il “coraggio di continuare a leggere la loro storia. Fateci sapere cosa ne pensate, se conoscevate già quest’opera e se avete altre riflessioni al riguardo!

In chiusura, non perdetevi la nostra recensione di Soulmaterecensione di Estate Infinita.

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