Connettiti con noi

Anime

Giornata Internazionale della Donna: 5 eroine degli anime che ci hanno insegnato a difendere i nostri ideali

Pubblicato

il

Violet Evergarden - Copertina Giornata Internazionale della Donna
In occasione della Giornata Internazionale dei diritti della donna, ecco una lista di eroine anime che ci hanno ispirato per generazioni.

Con la Giornata internazionale dei diritti della donna si vogliono ricordare le conquiste sociali, le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono tutt’ora vittime. Pertanto, in occasione della celebrazione dell’8 marzo, ci sembrava doveroso riportare una lista di cinque eroine degli anime che, a modo loro, hanno cercato di rimanere sempre fedeli ai propri ideali, sebbene ciò possa aver provocato delle conseguenze tutt’altro che positive.

A nostro avviso, queste cinque donne hanno vissuti e caratteri differenti, ma il filo conduttore che le unisce è sicuramente la loro determinazione, che le ha spinte a lottare anche nei momenti più bui. Pensiamo che sia molto importante la presenza di questi personaggi per poter ispirare e infondere coraggio nei lettori e nei telespettatori.


1. Oscar Francois de Jarjayes, Lady Oscar – Le Rose di Versailles

cinque eroine anime ideali

Di tutte le eroine che hanno fatto la storia dell’animazione giapponese, pensiamo che Lady Oscar sia il personaggio che più degli altri ha cercato di non rimanere conforme alle regole sociali.

Oscar è la sesta figlia di un padre che avrebbe desiderato avere un maschio per poter fargli intraprendere la carriera militare. Pertanto ella viene cresciuta come la società del tempo pensava dovesse essere allevato un giovane uomo. In fin dei conti però, a Oscar non è mai realmente importato di essere definita dal proprio genere.

Lei ha sempre cercato di rispettare i propri ideali, a prescindere da come questi venissero etichettati. Riteniamo che, seppur ambientato in un periodo storico diverso, il personaggio di Lady Oscar sia in realtà molto attuale, specialmente per l’essere riuscita a crearsi una propria identità lontana dai pregiudizi di genere che erano stati mossi attorno al suo personaggio da parte di una società fortemente patriarcale. Nonostante i tanti anni passati dalla trasmissione originale della serie, Lady Oscar è considerabile tuttora come una delle esponenti più di rilievo del diritto all’autodeterminazione.


2. Nico Robin, One Piece

cinque eroine anime ideali

Per quanto riguarda Nico Robin, vorrei prendere ad esempio gli eventi avvenuti durante la saga di Enies Lobby di One Piece.

Inizialmente, il personaggio di Nico Robin non faceva trapelare niente di sé, tipico di chi ha vissuto l’amore e gli affetti con estrema sofferenza. Malgrado ciò, dopo qualche difficoltà, riesce a integrarsi con la ciurma di Rufy, per poi sparire.

Per chi non lo sapesse, durante la saga di Enies Lobby Nico Robin è costretta dal governo a lavorare per loro, a meno che non voglia vedere i suoi amici morire. Questo sacrificio ha portato i lettori e i telespettatori a capire le sfaccettature del suo carattere. Difatti, nonostante le sofferenze passate è disposta a sacrificare la sua vita pur di salvare la sua nuova famiglia.

Quando la ciurma scopre dov’è tenuta prigioniera,  Rufy le urla contro di scegliere di vivere. Nico Robin, incredula, scoppia in lacrime e dopo vari flashback felici insieme alla ciurma, urla di voler essere portata in salvo. Crediamo che le sue lacrime siano un vero e proprio inno alla vita.

Infatti, lei non solo sceglie di vivere, ma sceglie altresì di aprirsi all’amore, perché in grado di meritarselo. Nico Robin ci insegna appunto a darci una seconda possibilità e ad aprire il nostro cuore alle persone che ci aiutano a vedere il meglio in noi stessi.


3. Hanji Zoë, Attack on Titan

Hanji Zoë, personaggio di L’Attacco dei Giganti, è il 14° Comandante dell’Armata Ricognitiva ed è soprattutto notə per la sua intelligenza e le ricerche condotte sui giganti. Abbiamo deciso di inserirlə in questa lista non solo perché è sempre prontə a proteggere  la sua squadra, ma perché pur di difendere i propri ideali è dispostə a morire.

Hanji, al contrario degli altri personaggi, è ossessionatə dai Giganti. Potrebbe mostrarsi indifferente o più semplicemente odiarli perché “diversi”, ma il suo desiderio più grande in realtà è quello di capirli, di entrare in contatto con loro.

Per via degli esperimenti e delle ricerche che svolge su questi ultimi, molto spesso mette a repentaglio la sua vita e per tale ragione, la sua personalità viene definita “eccentrica”. Ma ad Hanji non sembra importare anzi, rimane fedele a se stessə ed è prontə a condividere e divulgare le sue ricerche con estremo entusiasmo. Una delle sue citazioni più famose all’interno del manga è appunto questa:

“Se c’è qualcosa che non capisci, impara a capirlo. Vale la pena rischiare le nostre vite per questo”.

Inoltre, Hajime Isayama stesso ha sempre detto che Hanji non ha un genere specifico: nonostante nell’anime di AOT sia considerato un personaggio femminile, per l’autore de L’attacco dei giganti il Comandante dell’Armata Ricognitiva non ha mai avuto bisogno di essere definito in base al costrutto del gender, e non è stato importante sapere se fosse un uomo o una donna ai fini dello sviluppo della sua storia.


4. Maki Zenin, Jujutsu Kaisen

Maki Zenin, tra le protagoniste del franchise di Jujutsu Kaisen – e, in particolare, del film Jujutsu Kaisen 0, è una studentessa del secondo anno dell’Istituto di Arti Occulte di Tokyo. È membro di una delle Tre Grandi Famiglie di Stregoni, gli Zenin, solo che contrariamente a loro è nata senza energia malefica e non è in grado di  vedere le maledizioni.

Per tale motivo, è stata sempre maltrattata e denigrata dai suoi genitori e pertanto si trova costretta a disconoscere la propria famiglia. Maki ci piace non solo per il suo carattere forte e deciso, ma perché nonostante venga considerata un fallimento dalla sua famiglia, ella non si arrende mai. Anzi, questa sua determinazione la rende uno dei personaggi più determinati di tutta la serie.

Il momento più commovente  dell’anime è sicuramente il dialogo tra Maki e Nobara. Durante una passeggiata, Nobara appunto le chiede perché ha scelto di essere uno stregone e Maki risponde di voler fare un dispetto alla sua famiglia, che non ha fatto altro che sminuirla e maltrattarla. Dopo questa rivelazione, Nobara le rivela di stimarla molto e noi anche di più!


5. Violet Evergarden

Ultima, ma non meno importante, Violet Evergarden, orfana bambina soldato arruolata nell’esercito Leidenschaftlich. Per via delle sue abilità da combattimento, è stata cresciuta come un’arma  da guerra, pertanto non è in grado di percepire e comprendere le emozioni altrui. Tra tutti, solo il comandante Gilbert Bougainvillea la tratta da essere umano. E non solo, prima di morire le rivela di amarla.

Dopo questa confessione Violet, scossa dal lutto,  decide di diventare una bambola di scrittura automatica, per capire il significato della parola amore. Non solo riuscirà a comprendere le proprie emozioni, ma sarà tremendamente sconvolta e scossa da queste, che si riprometterà di non uccidere mai più, perché da morti non si è in grado di esprimere i propri sentimenti ai propri cari. Violet ci piace per la sua voglia di riscatto e per aver trovato finalmente se stessa, nonostante tutto.

Speriamo che le storie di questi personaggi possano infondere coraggio a tutte le donne, specialmente oggi.

In chiusura, vi lasciamo alla nostra recensione del film Demon Slayer – Verso il Villaggio dei Forgiatori di Katana!

Advertisement

follow us

Trending